Cavese senza pace È frattura totale tra tifoseria e società

Stasera incontro pubblico degli ultras al Centro sociale Agovino: «De Rosa e Manzo schierati per scelta tecnica»

CAVA DE’ TIRRENI. C'è fibrillazione nell’ambiente cavese e soprattutto c'è voglia di cambiare: sembra ormai certa la volontà dei tifosi organizzati della Curva Sud della Cavese di non entrare al “Lamberti” e di rimanere (pur pagando il tagliando) all’esterno dello stadio in occasione del derby con la Scafatese, per una forma di civile protesta contro la proprietà Monorchio-Vertolomo, accusata di non dare risposte sulla situazione societaria del club metelliano. Ma ci sono anche tifosi di altri settori che vorrebbero entrare regolarmente allo stadio, pagando il biglietto, pur di sostenere i calciatori che hanno dato tanto e non hanno percepito alcune mensilità.

Intanto, gli ultras hanno diffuso in città un manifestino nel quale invitano i tifosi più “sfegatati “a partecipare stasera (alle ore 21) all’appuntamento organizzato presso il Centro Sociale di Cava. Gli ultras non accettano più il modo di agire dell’attuale proprietà della Cavese e pretendono fatti.

Intanto incombe il campionato: ieri pomeriggio alla partitella svoltasi a Pregiato non c'era Manzo, mancava Ausiello e soprattutto era assente mister Massimo Agovino. Il tecnico, poi, in serata, attraverso una nota affidata al l’avvocato Massimiliano Di Matteo, ha chiarito la sua posizione: «La scelta di schierare i calciatori De Rosa e Manzo, il primo capitano - bandiera e capocannoniere della squadra, l’altro difensore con il più alto rendimento in organico, è dettata esclusivamente da motivi tecnici. Il messaggio inviatomi dal geom. Giovanni Monorchio, presidente dell’USD Cavese, a pochi minuti prima dell’inizio della gara tra Gelbison e Cavese durante la fase di riscaldamento degli stessi calciatori, in cui mi chiedeva di non schierarli, è stato da me interpretato come una volontà personale del Presidente non suffragata da quei motivi gravi sbandierati successivamente sui quotidiani e per i quali il sottoscritto doveva immediatamente esserne portato a conoscenza. Il sottoscritto, nonostante i due mesi e mezzo senza retribuzione, rimarrà al suo posto svolgendo il proprio ruolo con serietà e tenacia esclusivamente nel rispetto dei calciatori e della tifoseria ».

Orlando Savarese

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