SERIE D

Cavese in pieno caos: "Ritardi nei pagamenti e poca chiarezza"

Diffuso un comunicato stampa nel quale si denunciano le inadempienze da parte dell'attuale dirigenza metelliana

I giocatori della Cavese non ne possono più. Dopo le dichiarazioni di De Rosa contraddette dal co-presidente Vertolomo, dopo l’intervento di Manzo su Facebook a difesa del capitano, i metelliani sono stanchi della mancanza di chiarezza e portano tutti a conoscenza delle problematiche tuttora esistenti, tra cui la mancanza di un medico sociale dopo l’esonero del dottor Massa, e un ritardo nei pagamenti dei rimborsi.

La squadra avrebbe voluto esporsi già da un mese ma ha deciso di diramare solo ieri un comunicato stampa, firmato appunto da giocatori e staff. Ciononostante, la squadra va avanti. «43 punti sul campo, guadagnati con onore, sofferenza e dignità, quella che ci stanno togliendo piano piano facendoci mancare anche le cose più semplici, necessarie per una qualsiasi squadra di calcio e ancor di più per una squadra e una città che ha una storia da difendere - si legge nel comunicato - xose semplici come avere durante gli allenamenti un massaggiatore, che manca da novembre quando furono allontanati massofisioterapista e medico sociale, mai sostituiti, e solo grazie all'amicizia, alla professionalità e alla struttura della dott. Teresa Amarante e del grande impegno gratuito di Ugo Russo, si è sopperito a questa grave mancanza. Schiacciante è l’assenza, nella famigerata trasferta di San Severo, di un medico sociale al seguito dove, con tutta probabilità si poteva rimediare in tempo, o quantomeno, fare il possibile per rinviare la gara: cosa che purtroppo non è stata possibile e siamo scesi in campo rischiando la nostra integrità fisica. Altro problema l'assenza per oltre più di un mese del preparatore dei due portieri, under, costretti ad allenarsi da soli, da pochi giorni rimediata con Pietro Casillo. Ci chiediamo: perché? Andare al campo di allenamento senza avere una certezza che si svolga a Pregiato per problematiche della società col Comune.

Tra qualche giorno il ritardo delle mensilità salirà a tre, con la preoccupazione ormai certa, di quale sarà il futuro da qui a fine stagione. Il tempo delle “chiacchiere” è finito, non ultimo problema il nostro rimborso spese pagato con assegni risultati scoperti. Alcuni tesserati, nei giorni scorsi, sono andati a firmare le liberatorie, dei suddetti assegni, all'Ufficio Anagrafe del Comune per salvare quanto meno l'onorabilità e la storia della Cavese e per evitare l'ennesimo schiaffo a questa gloriosa maglia blufoncé. Abbandonati come domenica: solo grazie alla presenza di Riccardo Tanimi si è potuto provvedere al pagamento del pranzo prima della partita a Vallo. Tante le domande che ci poniamo a cui non troviamo risposta: una su tutte, il perché dell'ingresso di Lettieri come dg.

E ancora, perché domenica, in una partita delicata per la “nostra” classifica, avevate imposto al mister di non schierare De Rosa e Manzo? Allora via la maschera anche perché la verità prima o poi verrà fuori, e non ci saranno scuse. Continueremo fin quando ci verrà data la possibilità di onorare, lottare e vincere per questi colori che abbiamo scelto con grande entusiasmo, per i tanti tifosi che ci seguono e ci sostengono sempre. Fate chiarezza!»