Cavese doppio colpo Serrapica e Langella alla corte di Volpi

Sempre più vicino l’accordo per il ritorno di Ercolano Claudio De Rosa: «Orgoglioso della riconferma»

CAVA DE’ TIRRENI. Giornata di annunci per la Cavese, il mercato biancoblù prende sempre più forma. Ieri sera, infatti, la società ha ufficializzato l’ingaggio di Giovanni Langella, ex Martina, e del mediano Giovanni Serrapica, due nomi che giravano da un po’. Come continuano a girare - e con insistenza - le voci sul possibile ritorno di Sergio Ercolano, il centravanti che fu già contattato dal ds Simonetti nel periodo in cui gli imprenditori napoletani erano interessati a entrare in società: allora finì per preferire l’Arzanese salvo poi lasciare dopo pochi giorni, per questo motivo ora sarebbe libero sebbene sia richiesto da società anche umbre. Lo stesso direttore sportivo della Cavese attuale, Mario Cianciulli, si è detto ottimista sulla conclusione dell’accordo, e il calciatore ha fatto sapere che incontrerà i vertici biancoblù in settimana. In alternativa il ds ha riallacciato i contatti con Mario Raso, già allenato da Volpi a Montevarchi.

Pasquale Esposito e Pietro Pastore, invece, non hanno firmato mentre il portiere Adinolfi è ancora in corso di valutazione da parte di Volpi ma dovrebbe restare.

Intanto per la squadra non ci sono soste, anche ieri un doppio allenamento a Pregiato dove al lavoro fisico è stato alternato quello col pallone, e alla fine partitella. Oggi due sedute al “Lamberti” e sarà così nei prossimi dieci giorni.

Tra i primi confermati c’è Claudio De Rosa, cavese doc: quando gli si chiede se sia più orgoglioso o responsabilizzato risponde: «Mi sento più orgoglioso. Mi ha fatto piacere che la società abbia deciso di trattenermi. Credo che tutto il gruppo si debba sentire responsabilizzato perché giochiamo in una grande piazza. Non è più come l’anno scorso: ora ci sarà più pubblico, ma noi cercheremo di fare gruppo il prima possibile: e sarà difficile vincere sul nostro campo contro di noi. Del resto la gente sta tornando, e la gente ti trascina molto a questo livello».

Orlando Savarese

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