Cavese: calciatori e dirigenti in ospedale

Nel ritiro di Lucera notte da incubo per una intossicazione. Denuncia alla Procura federale prima della gara di San Severo

La sfida tra San Severo e Cavese si tinge di giallo e potrebbe avere ulteriori strascichi in sede di giustizia sportiva. Tutto nasce da una burrascosa vigilia vissuta da calciatori e dirigenti aquilotti al seguito.

«Abbiamo denunciato tutto alla Procura Federale»,così il direttore sportivo della Cavese Daniele Flammia dopo la notte insonne della sua squadra e dello staff tecnico e dirigenziale finito in ospedale.

Tutto è successo verso l'una di notte: i tesserati della società campana hanno avuto una probabile intossicazione alimentare con problemi gastro-intestinali. Allertato il 118 con la guardia medica che, a detta della dirigenza campana, ha attestato le gravi condizioni fisiche dei tesserati metelliani.

La partita tra il San Severo e la Cavese sul campo si è conclusa con la vittoria per 3-1 dei pugliesi, ma potrebbe, a questo punto, avere un altro epilogo. «Abbiamo denunciato tutto alla Procura Federale e vogliamo andare fino in fondo a questa spiacevole faccenda - rimarca il ds Flammia a fine gara - Due nostri tesserati, Andrea Vertolomo e Giovanni Monorchio si sono recati, durante la partita, alla caserma dei Carabinieri di San Severo per denunciare i gravi fatti accaduti a quasi tutti i calciatori e allo staff della nostra società nel ritiro di Lucera durante la notte che ha preceduto la disputa dell'incontro. Tutti i nostri tesserati sono stati colti da malore, non è possibile una cosa del gener».

È stata una notte da incubo, quasi tutti i giocatori non sono riusciti a dormire ed in campo lo si è visto. «Nella notte abbiamo - continua il dirigente - abbiamo chiamato il 118 e la guardia medica ha attestato le gravi condizioni fisiche dei nostri tesserati. Sulla partita - conclude Flammia - ho poco da dire, lo avete visto tutti: i nostri calciatori stavano a stento in pied».

Post gara decisamente al veleno. Da quanto si è appreso la Cavese ha messo le mani avanti depositando prima della gara la denuncia ai Carabinieri ed alla Procura Federale in merito ad un vero e proprio avvelenamento di cui sarebbero stati vittima tutti i suoi tesserati e che ha mandato tutta la squadra a fine gara al pronto soccorso.

«Dobbiamo tutelare la salute dei nostri tesserati e denunciare quanto accaduto anche all'opinione pubblica- conclude il ds Flammia -, la cosa è davvero strana e nessuno ci ha dato delle spiegazioni, anche nell'albergo in cui abbiamo pernottato nessuno ci ha detto nulla, ci sembra davvero strana la cosa».

Si era anche pensato di non giocare la gara, poi la dirigenza ha deciso di scendere ugualmente in campo. «Ma lo avete visto tutti - conclude Flammia -, i ragazzi non stavano in piedi, tutti hanno accusato il colpo». Un epilogo decisamente intricato per una gara che può avere un seguito nelle prossime settimane.

Antonio Villani

©RIPRODUZIONE RISERVATA