Cavese, c’è l’Igea sulla strada dei play off
Gli aquilotti superano il Sersale (3-1) in un “Lamberti” deserto. Nell’altra gara per la promozione è sfida tra Rende e Gela
CAVA DE’ TIRRENI. Nel silenzio del “Simonetta Lamberti” la Cavese ha fatto il necessario battendo per 3-1 il Sersale: i biancoblù migliorano dunque la posizione in classifica passando dal quarto al terzo posto nel girone I della serie D, anche se la squadra di Longo ha pregustato per molti minuti la seconda posizione, che avrebbe dato vantaggi ovvi per la semifinale e anche per la finale play off. Invece, il vantaggio è sicuro solo per la partita del 14 maggio, quando gli aquilotti dovranno affrontare in casa l’Igea Virtus contando su due risultati su tre, ma per l’eventuale finale non c’è nessuna certezza sulla sede: quello che si sa è che l’altro accoppiamento nei play off metterà il Rende contro Gela.
Solo qualche centinaio di tifosi allo stadio di Cava, nonostante l’ingresso libero, ma i pochi presenti non effettuano alcuna contestazione: a dare un messaggio di dissenso sono stati gli ultras della Cavese, rimasti fuori dallo stadio: questi ultimi hanno esposto in realtà uno striscione di sdegno verosimilmente indirizzato al presidente Campitiello. Il messaggio è stato affisso all’esterno dell’impianto a ridosso delle ore 13, poi gli ultras si sono radunati per il programmato pranzo pre partita e, successivamente, si sono trasferiti nel piazzale antistante lo stadio per far sentire i loro cori.
Quattro i gol tra la Cavese e il Sersale: al 20’ il vantaggio metelliano con una combinazione Bellante-Padovano, cross di quest’ultimo verso il centro, Gabrielloni di petto insacca. Nella ripresa il Sersale ricomincia sciupando il possibile pareggio con Bongermino, ma all’8’ giunge il secondo gol della Cavese: lancio indirizzato su Felleca che va dentro e tira senza lasciare scampo a De Gennaro. I metelliani sfiorano altre volte il terzo gol, ma al 33’ realizza Giglio, subentrato da pochi minuti: cross apparentemente innocuo di Alleruzzo, rimpallo infelice sul neo entrato Miletta, e conclusione immediata del centravanti siciliano. C’è tempo per i debutti dell’attaccante Nunziante (classe 2000) e del terzino Greco (nato nel 1999), e anche per il gol della bandiera del Sersale: lo realizza Bongermino dopo un break dei calabresi.
Finisce dunque 3-1 al termine di una partita ben giocata dai metelliani, contro un Sersale che nonostante fosse già rassegnato alla retrocessione ha cercato di dare segnali di presenza in campo.
Orlando Savarese
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Solo qualche centinaio di tifosi allo stadio di Cava, nonostante l’ingresso libero, ma i pochi presenti non effettuano alcuna contestazione: a dare un messaggio di dissenso sono stati gli ultras della Cavese, rimasti fuori dallo stadio: questi ultimi hanno esposto in realtà uno striscione di sdegno verosimilmente indirizzato al presidente Campitiello. Il messaggio è stato affisso all’esterno dell’impianto a ridosso delle ore 13, poi gli ultras si sono radunati per il programmato pranzo pre partita e, successivamente, si sono trasferiti nel piazzale antistante lo stadio per far sentire i loro cori.
Quattro i gol tra la Cavese e il Sersale: al 20’ il vantaggio metelliano con una combinazione Bellante-Padovano, cross di quest’ultimo verso il centro, Gabrielloni di petto insacca. Nella ripresa il Sersale ricomincia sciupando il possibile pareggio con Bongermino, ma all’8’ giunge il secondo gol della Cavese: lancio indirizzato su Felleca che va dentro e tira senza lasciare scampo a De Gennaro. I metelliani sfiorano altre volte il terzo gol, ma al 33’ realizza Giglio, subentrato da pochi minuti: cross apparentemente innocuo di Alleruzzo, rimpallo infelice sul neo entrato Miletta, e conclusione immediata del centravanti siciliano. C’è tempo per i debutti dell’attaccante Nunziante (classe 2000) e del terzino Greco (nato nel 1999), e anche per il gol della bandiera del Sersale: lo realizza Bongermino dopo un break dei calabresi.
Finisce dunque 3-1 al termine di una partita ben giocata dai metelliani, contro un Sersale che nonostante fosse già rassegnato alla retrocessione ha cercato di dare segnali di presenza in campo.
Orlando Savarese
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