Il convegno al social tennis club

«Cava è ferma a 30 anni fa per l’impiantistica»

CAVA DE’ TIRRENI. Tante sono state le occasioni perdute per lo sport a Cava, ed è stato soprattutto di quelle che si è parlato nel convegno tenutosi venerdì sera al Social Tennis Club di Cava de’...

CAVA DE’ TIRRENI. Tante sono state le occasioni perdute per lo sport a Cava, ed è stato soprattutto di quelle che si è parlato nel convegno tenutosi venerdì sera al Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni. Almeno è stato questo il pensiero espresso dalla lista civica “Città Democratica”, però vi sono anche delle opportunità future, ad esempio una riqualificazione del Palazzetto dello Sport di Pregiato, il cui progetto verrebbe recuperato specialmente se “Città Democratica” riuscisse un domani a far parte di una ipotetica maggioranza in comune.

Alla discussione hanno partecipato tra gli altri l’ex portiere Vincenzo Criscuolo, il progettista Michele Longobardi, il dirigente Leonardo Zizzi, l’allenatore Raffaele Sergio e il responsabile commerciale del Credito Sportivo Giuseppe Ranieri. Tra il pubblico anche il presidente della Cavese Salvatore Manna, l’allenatore Pietro Santin, e l’ex calciatore Roberto Pidone il quale ha ritirato in rappresentanza di Claudio De Tommasi il premio alla carriera. Consegnato anche un premio alla memoria del maestro Attilio Infranzi, e uno personalmente a Gerardo Canora. Ha coordinato la serata Antonio Giordano. L'intervento più deciso è stato quello di Criscuolo, il quale ha sottolineato come «gli impianti a Cava sono rimasti a trent’anni fa, perché non abbiamo nessun tipo di struttura nuova. Gli anni Settanta e Ottanta nei vari sport vivevano un periodo importante, non solo il calcio. Alcune strutture sono praticamente abbandonate». In pratica il declino sarebbe iniziato dagli anni Ottanta, e secondo l’architetto Longobardi è importante che vi sia una programmazione da portare avanti nel tempo per quegli enti che riescano a investire».(o.s.)