Castrovillari e Palmese accusate di illecito Un danno per la Cavese

CAVA DE’ TIRRENI. La classifica del girone I della Serie D (quello della Cavese) potrebbe essere riscritta dalla giustizia sportiva. Secondo la stampa calabrese, la Procura federale avrebbe formulato richieste severe per due società iscritte al campionato – ossia Palmese e Castrovillari – per illeciti sportivi risalenti al 2015, quando ambedue le squadre militavano in Eccellenza: il deferimento è scattato un mese fa, le udienze pochi giorni addietro, e il Tribunale federale ai primi di novembre emetterà la sentenza di primo grado. L’accusa avrebbe richiesto tre punti di penalizzazione per il Castrovillari e addirittura l’espulsione della Palmese dalla serie D.

Se l’impianto accusatorio dovesse essere confermato, e la Palmese fosse esclusa prima della fine del girone d’andata, tutte le squadre che hanno fatto punti si vedrebbero annullate le precedenti partite giocate. Nella fattispecie ne verrebbero svantaggiate in zona promozione Cavese e Igea Virtus (che avevano vinto contro la Palmese e perderebbero ognuna i tre punti conquistati), e risulterebbero avvantaggiati il Rende (che invece a Palmi aveva perso) e il Leonzio (che non ha ancora giocato coi neroverdi): la Palmese spera di ricevere una sanzione più mite.

Intanto, il tecnico metelliano Emilio Longo potrebbe dover cambiare uomini e addirittura anche tattica nella gara contro il Leonzio: il centravanti Giuseppe Giglio non sarà della partita a causa dei problemi al ginocchio sinistro, ma si sono fermati anche il centrocampista Marco Giannattasio e l’attaccante Vincenzo Bellante. Per quest’ultimo comunque non dovrebbe trattarsi di qualcosa di particolarmente rilevante.

Ieri, intanto, è scomparso Antonio Di Donato l’imprenditore metelliano che sei anni fa cercò di acquistare la Cavese.

Orlando Savarese

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