SERIE A

Castori chiude il mercato e non si cura di Cassano

L’allenatore esclude altri innesti nella rosa: «Il ds Fabiani è stato molto chiaro»

 

«Torino deve essere la tappa del rilancio». Fabrizio Castori vuole la prestazione ma soprattutto i punti dalla trasferta della sua Salernitana in Piemonte. «Questa è una delle partite in cui possiamo e dobbiamo fare risultato», il manifesto del trainer granata.
Uno squillo di tromba per provare a mettersi alle spalle la delusione per il ko di Bologna e l’amarezza per la disfatta interna con la Roma, cancellando lo zero in classifica che accomuna la truppa di Castori ai piemontesi di Juric. «Abbiamo grande rispetto del Torino: parliamo di una squadra di grande tradizione e che predilige un gioco dal grande ritmo ed intensità. Siamo però molto fiduciosi perché stiamo crescendo sia sotto il profilo della condizione fisica che dell’affiatamento nonostante gli impegni per le nazionali ci abbiano privato di qualche calciatore».
Gli occhi saranno puntati sul campo ma anche in panchina, con poltroncina riservata a Franck Ribery. Il francese è stato convocato ed è pronto a dare il suo apporto a gara in corso, innalzando e non poco l’asticella della qualità e della tecnica in casa granata.
A stupire Castori però è stata la personalità del campionissimo francese, applaudito dal tecnico marchigiano soprattutto per il suo impatto con il resto del gruppo. «Si è dimostrato un leader soprattutto a livello empatico - svela l’allenatore dei campani -. Ci ha stupito per la sua umiltà, per la sua semplicità, per la sua intelligenza. Siamo molto felici di averlo con noi. Non è ancora pronto fisicamente ma per le caratteristiche che ha non credo ci vorrà molto tempo».
Il numero sette partirà dunque dietro all’iniziale tandem composto da Simy e Bonazzoli. Se per il primo, Castori può sorridere per una condizione atletica in netto miglioramento «Ha spinto tanto in questi giorni ed è pronto a giocare dall’inizio»), da Bonazzoli invece il trainer granata ora vuole risposte concrete dopo la partenza a razzo. «Non ha espresso ancora tutto il suo potenziale. Merita la fiducia perché sta lavorando tanto per colmare le sue lacune. Se debutti a 16 anni nell’Inter e a 25 anni parliamo ancora di consacrazione vuol dire che c’è qualche domanda da farsi. Sono sicuro che abbia capito dove migliorare».
Dall’attacco alla difesa, reparto pronto ad affidarsi all’ultimo arrivato Gagliolo, innesto di un mercato promosso da Castori nonostante l’intoppo dell’infortunio a Capezzi e della casella over ancora vuota in attesa di decifrare l’enigma Gondo.
«Sono soddisfatto delle operazioni fatte perché abbiamo ritoccato tutti i reparti. Un altro arrivo? Il ds Fabiani è stato chiaro: il nostro mercato è chiuso».
Scudo alto, anche alla provocazione rilanciata da Antonio Cassano nei giorni scorsi via social. «Non replico, preferisco non perdere tempo e concentrarmi su altro», le parole dettate da mister Fabrizio castori il cui unico pensiero resta quello di fare bene con la Salernitana.  (sa.ro.)
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