SALERNITANA

Castori è già caldo per la panchina granata

Il mister parla già da ex del Cesena anche se deve ancora rescindere, ma mancano solo dettagli come confermato dalla dirigenza romagnola. Intanto Fabiani ha messo gli occhi sul centravanti Corona del Mantova

Prima di andare sul campo, ieri Castori è stato nella sede del Cesena: una prassi quasi giornaliera, assicurano. Ma il tecnico ieri con Minotti doveva definire gli ultimi dettagli prima di sancire l’addio ufficiale al club romagnolo. «Il mister è un romantico del calcio, un personaggio incredibile, a tutto tondo», ha sottolineato il diesse romagnolo provando a derubricare ad «assolutamente normale», l’incontro tenuto nella sede sociale. Castori ha un contratto che scade nel 2010 ma da tempo aveva annunciato il desiderio di rescinderlo. Prima ancora che il diggì granata Angelo Fabiani lo bloccasse per destinarlo alla panchina della Salernitana.
Aveva le idee chiare, Fabiani: cercava un allenatore "con una marcia in più", puntava su un tecnico "moderatamente giovane ma già conoscitore della B", voleva "un uomo di polso, uno che sa farsi seguire dai giocatori", lavorava ad un mister "che sapesse dare un’impronta alla squadra". E così, mentre altrove e in ogni dove era un balletto di nomi ed un accostamento di contatti, preparava la nuova stagione. Ha lasciato fare, mentre faceva. Adesso è tutto pronto. Manca solo l’annuncio, che arriverà la prossima settimana: perché non si può far firmare un allenatore che ha ancora un vincolo, perché il sanguigno Castori chiuderà con il Cesena ufficialmente dopo domenica a Ravenna. «Cinque anni folgoranti meritano una chiusura serena», spiega. Poi, a metà settimana, la presentazione ufficiale. Già 5 anni fa fu ad un passo dal granata. Carmine Longo lo voleva per la rifondazione che sarebbe dovuta ripartire dalla C. Poi fu ripescaggio, e fu Pioli. Castori andò al Cesena: promozione subito, poi 4 anni di B (la A sfiorata, risultati, gioco e un’amara retrocessione ora). Il cerchio e il ciclo si sono chiusi. Guarda un po’ il destino, riparte da Salerno. «Ricordo bene, benissimo. Ma niente dispiaceri, nel calcio succede», ricordava ieri Castori che i piedi nel futuro vuole metterli con forza ma pure con calma. «Ho già parlato tanto, pure troppo. La Salernitana? La grande occasione? Ne riparliamo la settimana prossima, quando tutto sarà fatto».
Col club bisogna solo trovare un "gentelman agreement". Voci di dentro però assicurano sia stato già trovato. Castori non chiederà la buonuscita, né un paracadute per i due anni che lascia. «Col mister è stata una chiacchierata serena», ha precisato Minotti ds della nuova proprietà che si chiama Campedelli (il fratello dell’ex granata Nicola). Tiene solo che i suoi collaboratori siano soddisfatti. Alla Salernitana firmerà per una stagione con opzione per la successiva: ha sempre fatto così, solo l’ultima volta aveva firmato un triennale ed è andata male. Dello staff dovrebbe portare il fedelissimo Bocchini, come giocatore ha un solo "figlio" che si chiama Pestrin che però a Messina s’è rotto il crociato e tocca verificare. Al suo posto, a Cesena, potrebbe andare Peppe Giannini. Fabiani lavora a tutto tondo: ad esempio stringe i contatti con Corona, bomber che lascia Mantova.