Carannante l’uomo della svolta

La garanzia si chiama Vincenzo Carannante. Il pari sul campo del Ctl Campania nell’anticipo di sabato scorso ha portato altro fieno prezioso nella cascina salvezza del Sant’Antonio Abate e dimostrato...

La garanzia si chiama Vincenzo Carannante. Il pari sul campo del Ctl Campania nell’anticipo di sabato scorso ha portato altro fieno prezioso nella cascina salvezza del Sant’Antonio Abate e dimostrato che il più grande valore aggiunto della formazione giallorossa sta in panchina. L’ex allenatore della Sibilla, l’uomo che ha reso grande calcisticamente la piccola Bacoli, sta confermando le proprie doti da stratega per le quali meriterebbe molto di più che il dilettantismo. In poco più di due mesi ha svoltato un Sant’Antonio Abate allo sbando. L’ha prima riassestato sul piano difensivo, poi ripreso su quello d’attacco. I risultati sono stati strepitosi: nove risultati positivi in dieci partite di gestione Carannante, sette gol subiti al netto della batosta col Matera (4-1), unico scivolone su un percorso altrimenti impeccabile. Diversi i moduli utilizzati da Carannante: dal 4-5-1 catenacciaro delle prime giornate, al 4-2-3-1 ultra offensivo degli ultimi turni, finalizzato a valorizzare il grosso potenziale d’attacco (Schettino, Tedesco e Martone su tutti). Spesso il tecnico ha pure fatto ricorso alla difesa a tre, che era il suo marchio di fabbrica ai tempi del Sibilla Bacoli. La garanzia, insomma, è lui e col passo che ha dato al Sant’Antonio Abate è pure possibile sperare in qualcosa di più grande della salvezza.