Caos panchina, Salernitana con mister X

Inzaghi ancora congelato, il club granata inizia a pensare a soluzioni alternative. Intrigo Bielsa, Fabiani si riserva la carta Menichini.

SALERNO. Il presidente della Lazio Claudio Lotito, l’allenatore in sospeso Simone Inzaghi e di riflesso la Salernitana che ha pronto il suo contratto ma non può depositarlo hanno sincronizzato gli orologi sulle 6.40 di domani.

È l’orario dell’atterraggio del volo Alitalia atteso all’aeroporto di Roma Fiumicino. Dalla sommità della scaletta dovrà sbucare Marcelo Bielsa, il tecnico argentino che Lotito ha scelto per la Lazio ma non ha ancora in pugno. Per non correre rischi, la Lazio ha prenotato tre voli diversi per mister Bielsa.

Uno di questi sarebbe stato sbloccato con l’emissione del biglietto. «Vediamo che succede», ha ribadito ieri Lotito. Se Bielsa darà buca, Simone Inzaghi allenerà la Lazio ma al momento continua a ragionare, pensare e programmare in granata.

«Ci vediamo presto, spero di essere presentato presto – ha detto Inzaghi al telefono – Avevo altre proposte ma ho scelto Salerno. Poi non so cosa accadrà. Sono pronto a tutto, sono nelle mani di Lotito e aspetto comunicazioni».

Se la Salernitana perdesse Inzaghi, trattenuto a Roma, sarebbe costretta a voltare pagina alla svelta ma in realtà c’ha già pensato. Non a caso ieri il direttore sportivo granata Angelo Fabiani, intervistato da Telecolore, è uscito allo scoperto e ha fissato una specie di ultimatum che in realtà è imposto dal ritiro che sta per cominciare, dalla logica, dalla necessità di far partire la stagione in maniera normale, senza sospiri.

«Abbiamo puntato su Inzaghi ma non si potrà andare oltre il fine settimana. Se accadrà, la casella va riempita. Di soluzioni alternative ho già discusso con la proprietà».

Sul taccuino alcuni profili, ma a Roma da ieri dicono che Lotito non comincerebbe da Alberto Bollini che ha già trovato l’accordo per un triennale da allenatore della Primavera laziale, ma da Leonardo Menichini al quale aveva fatto una promessa.

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Se il banco saltasse, questa promessa tornerebbe a galla. Al telefono, così Menichini: «Sono sereno e motivato, forte della stima dei presidenti della Salernitana e del direttore sportivo Fabiani. Se Bielsa non arriva – ma secondo me arriva – spero proprio che tocchi a me allenare i granata. Certo, perché no? Il campo parla: ho fatto punti, ho ottenuto una promozione in serie B e una salvezza subentrando. Perché non dovrei crederci? Perché altri dovrebbero meritarlo più di me?».

Gli altri, che Menichini non cita per rispetto dei colleghi, sono Giuseppe Sannino e Angelo Gregucci. Menichini ha riparlato con Lotito che l'ha messo in allerta, ventilandogli la possibilità di un clamoroso ritorno, ma è tutto subordinato agli sviluppi del caso Bielsa. Fabiani in tv ha chiuso il cerchio: «Menichini perché no? La salvezza è anche un suo merito. Entro sabato si conoscerà l’allenatore perché poi inizierà la preparazione».

Mercato. Armin Bacinovic va solo ufficializzato. Ha siglato un triennale. Il mediano sloveno si svincolerà presto dal Lanciano che ha comunicato d’essere arrivato al capolinea. La Salernitana attende la pronuncia del Consiglio federale, attesa il 19 luglio, ma nel frattempo ha dialogato con il procuratore Donato Di Campli, che deve trovare una sistemazione a Gennaro Troianiello. Di Campli propone anche il difensore Antonio Aquilanti ma Fabiani nicchia. Accostati ai granata pure il difensore Michele Rigione e il portiere Angelo Casadei, ex Lanciano. A proposito di difensori l’Ascoli ha tentato un doppio approccio: per Raffaele Schiavi e Alan Empereur. La Salernitana punta forte su Alessandro Rosina, trequartista. Per Gianni Munari, centrocampista, ecco l’aggiornamento dell’agente: «Trattativa complessa, ci vuole pazienza ma non dispero». In serata è spuntata la pista che conduce a Francesco Signori, mediano del Vicenza.

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