Cannavaro torna al San Paolo dopo il divorzio

NAPOLI. Una vita nel Napoli. L’azzurro è quasi la seconda pelle di Paolo Cannavaro. È cresciuto nel settore giovanile, la gioia del debutto prima di trasferirsi a Parma sulla scia del fratello Fabio....

NAPOLI. Una vita nel Napoli. L’azzurro è quasi la seconda pelle di Paolo Cannavaro. È cresciuto nel settore giovanile, la gioia del debutto prima di trasferirsi a Parma sulla scia del fratello Fabio. Ma quella maglia è nel suo cuore e nel 2006 decide di tornare a casa. Accetta la serie B senza problemi per diventare grande con la sua squadra del cuore. La missione può definirsi compiuta, non senza qualche difficoltà. Per un napoletano è sempre più difficile e Cannavaro ha dovuto superare le critiche feroci del San Paolo. Molti avrebbero mollato, lui no. Ha mostrato carattere e spalle larghe superando i mugugni e diventando protagonisti. La fascia di capitano sul braccio è quasi l’inevitabile conseguenza di un rapporto molto intenso.

Cannavaro è l’emblema della scalata: la promozione in serie A con la data tatuata sul corpo, poi l’Europa e infine la Champions League. Il rendimento è alto e quasi tutti gli appassionati invocano la convocazione in nazionale. Poi qualcosa si rompe. Con l’arrivo di Benitez, all’improvviso non è più protagonista. Il tecnico spagnoli gli preferisce Albiol e Fernandez che in poco tempo diventa la coppia titolare. Pure Britos, a dire il vero, precede nelle scelte il capitano e il contratto in scadenza, legato alle presenze, fa il resto. L’ipotesi del divorzio diventa quasi inevitabile. Cannavaro accetta la sfida del Sassuolo ed è protagonista della salvezza conquistata in extremis, al termine di una rimonta clamorosa. Adesso è un punto di forza di Eusebio Di Francesco, ma stasera vivrà un’emozione particolare. Ritornerà al San Paolo senza l’azzurro. E la sensazione sarà molto strana. Ha evitato di commentare proprio perché l’emozione è tanta, la stessa che proveranno i suoi familiari. Cannavaro si aspetta una bella accoglienza da quello che considera il suo stadio.