«Calori è stato decisivo Ha cambiato il Trapani»

Arcoleo, in passato allenatore della squadra sicula, gioca la sfida del Provinciale «Adesso è una formazione molto compatta, il periodo più brutto è alle spalle»

SALERNO. Prima di Cosmi e prima ancora di Boscaglia un’intera città, Trapani, sognava con Ignazio Arcoleo. Palermitano di nascita ma trapanese d’adozione. Sulla panchina dei granata due campionati vinti (serie D e C2) ed un sogno, la serie B, sfumata al minuto 94 della semifinale play off persa contro il Gualdo di un giovanissimo Walter Novellino. «Il mio gruppo, così come quello di Cosmi e Boscaglia, è stato capace di fare cose stupende. Ma giocare sulle ali dell’entusiasmo è paradossalmente più semplice. La vera impresa per il Trapani sarebbe quella di ottenere una salvezza dopo una prima parte di stagione così complicata. Rimarrebbe davvero nella storia».

Arcoleo, il suo Trapani può esser paragonato a quello degli ultimi anni?

C’è qualche analogia. E parlo della voglia di affermarsi, di emergere e primeggiare. Il mio gruppo partì dal campionato interregionale, ogni anno eravamo costretti a vendere i migliori giocatori per far quadrare i conti della società ma riuscivamo sempre a sostituirli con gente di valore. Ma anche questo Trapani è bellissimo: Morace ha fatto qualcosa di stupendo, il suo Trapani è stato più positivo del mio perché è riuscito ad arrivare lì dove io mi sono fermato. Ma fare tre promozioni in fila non sarebbe stato semplice per nessuno...

Come si spiega il calo di quest’anno?

Quando arrivano risultati di prestigio il pericolo potrebbe essere quello di un appagamento inconscio. Può capitare e posso presumere che magari, inconsapevolmente, ci sia stato un’eccessiva sicurezza che ha determinato una serie negativa di risultati. Ma la squadra ha finalmente ripreso a giocare con convinzione e caparbietà.

Con Calori in panchina è arrivata la svolta.

Oltre al cambio sono arrivati anche giocatori importanti. Hanno portato entusiasmo, grande voglia e nuove idee. Il Trapani si è mosso bene sul mercato, ha preso un ottimo allenatore che è stato capace di dare un’impronta sul piano del gioco ma anche dal punto di vista delle motivazioni. È un gruppo che ci crede, è determinato: bravissimi tutti. Allenatore, presidente, direttore sportivo e soprattutto complimenti al pubblico che è stato vicino alla squadra in un momento complicato.

Sei risultati utili in fila ma soprattutto due rimonte acciuffate nei minuti finali dal Trapani.

Quelle di Ascoli e La Spezia sono state due trasferte in cui ho potuto ammirare una squadra con un grande cuore. Sono stati due capolavori autentici, recuperare per due volte un doppio svantaggio non è semplice e dunque dimostra che la squadra ha valore. Contro lo Spezia la differenza l’hanno fatta i giocatori esperti con la loro leadership. Il pari, arrivato con l’inserimento di Pagliarulo, è la prova evidente del fatto che questo Trapani si batte con estrema caparbietà. È una squadra che non si arrende mai, anche quando cade sa come rialzarsi per rimettersi in carreggiata.

Il Provinciale può essere un fattore?

Penso di sì. Soprattutto adesso che la squadra si è ritrovata.

Sabato che gara sarà tra Trapani e Salernitana?

La Salernitana l’ho vista in diverse occasioni e mi ha sempre dato l’impressione di essere una squadra che può fare tanto. Ma contro il Trapani di oggi non è semplice per nessuno, sabato avrà vita dura perché con Calori la squadra è veramente tosta e compatta in tutti i reparti. C’è solidità in difesa, c’è un centrocampo manovriero ed un attacco che sa occupare molto bene gli spazi. Sono un uomo del Sud, mi piacerebbe vedere il Trapani vincere sabato ed ovviamente salvarsi poi a fine campionato ma magari, pur perdendo, vorrei che la Salernitana riesca poi a raggiungere i play off perché ha le qualità per farlo.

Paolo Giordano

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