Calcioscommesse Fusco, niente sconto

La Corte di Giustizia Federale, in merito alle condanne della Disciplinare per Salernitana-Bari, ha confermato la pesante sanzione. L’ex capitano granata ricorrerà ora al Tnas

Niente sconti per Jean Francois Gillet e altri 11 imputati nel filone Bari-bis del calcioscommesse e mano dura anche della Corte di Giustizia federale che ha respinto il ricorso del portiere, nell'ultima stagione al Torino, che vede confermata la squalifica per 3 anni e 7 mesi. Insieme a Gillet, all'epoca dei fatti estremo difensore del Bari, la magistratura sportiva ha confermato le sanzioni a carico di Stefano Guberti (3 anni e 6 mesi), Daniele De Vezze (3 anni e 6 mesi), Vitali Kutuzov (3 anni e 6 mesi), Luca Fusco (3 anni e 6 mesi), Ivan Rajcic (3 anni e 6 mesi), Francesco Caputo (3 anni e 6 mesi), Simone Bonomi (3 anni e 6 mesi), Alessandro Parisi (3 anni e 6 mesi), Vincenzo Santoruvo (3 anni e 6 mesi), Massimo Ganci (4 anni) e Gianluca Galasso (3 anni e 7 mesi). Per tutti comunque resta l'ultima possibilità di appellarsi al Tnas (Tribunale nazionale arbitrato dello Sport). Tra le novità di questo secondo grado di giudizio, la più rilevante è l'accoglimento del ricorso della Procura federale contro il proscioglimento in primo grado di William Pianu, il calciatore del Treviso accusato di illecito per Bari-Treviso del 2008: nei suoi confronti la Corte di Giustizia ha deciso una squalifica di 3 anni e 6 mesi mentre in I grado aveva ottenuto il proscioglimento. La magistratura sportiva ha anche parzialmente accolto i ricorsi di Raffaele Bianco e Corrado Colombo: per il primo l'accusa viene derubricata da illecito in omessa denuncia e quindi sanzionato con 6 mesi di squalifica 8contro i 3 anni e 6 mesi del I grado), mentre a Colombo è stata ridotto lo stop da 6 a 3 mesi. I legali di Gillet non sono dunque riusciti a ribaltare la sentenza della Commissione Disciplinare della Figc che poco più di due settimane fa aveva inflitto al portiere belga un pesante stop per l'omessa denuncia della presunta combine Bari-Treviso dell'11 maggio 2008 e l'illecito di Salernitana-Bari del 23 maggio 2009. La speranza dei legali era quella di derubricare l'illecito nel match con i campani. Ma senza successo. A 34 anni per l'ex estremo difensore dei galletti pugliesi il rischio di dover appendere i guantoni al chiodo appare davvero molto realistico. L'impianto accusatorio del procuratore Stefano Palazzi che nel I grado aveva smontato la linea adottata dalla difesa del portiere e incentrata sulla mancanza della prova dell'effettiva ricezione del denaro ha quindi retto anche in appello e bisognerà attendere ora le reazioni per vedere se ci saranno ulteriori passaggi giudiziari. Dopo il processo Bari-bis, c'è ora attesa per il procedimento relativo al filone cremonese andato in scena il 24 e 25 luglio scorsi e che vede alla sbarra tra gli altri il capitano della Lazio, Stefano Mauri, il club biancoceleste, il Genoa e il Lecce per le presunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio del maggio 2011 e che ha visto - anche in questo caso - la mano dura del procuratore Palazzi che ha chiesto 6 punti di penalizzazione per la Lazio, 3 punti al Genoa e al Lecce e una squalifica di 4 anni e 6 mesi per Mauri.