calcio a 5

Calabrese fa bis: «Ma non è bastata all’Alma»

SALERNO. Veloce, sgusciante, studente col vizio del gol. La riscossa dell’Alma Salerno nella sfida d’esordio al Lido di Ostia (dallo 0-2 al 3-3) porta la firma di Luigi Calabrese, ruolo universale-es...

SALERNO. Veloce, sgusciante, studente col vizio del gol. La riscossa dell’Alma Salerno nella sfida d’esordio al Lido di Ostia (dallo 0-2 al 3-3) porta la firma di Luigi Calabrese, ruolo universale-esterno. È toccato a lui cambiare l’aria al Pala Tulimieri: in apertura di ripresa, con i granata sotto di due reti, ha prima accorciato le distanze al 20” e poi ha raddoppiato al 53”.

L’Alma aveva pure sentito profumo d’impresa dopo il gol di Milito, ma poi i laziali hanno impattato all’ultimo assalto. «Eravamo in vantaggio e se fossi riuscito ad arrivare in spaccata sul pallone a fil di palo, avremmo chiuso la partita per 4-2», è il rammarico di Calabrese, 22 anni, innamorato del futsal, studente di scienze motorie a Napoli.

È l’unico neo. «Abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte, non abbiamo mai mollato anche quando eravamo sotto. Il calcio a 5 è davvero uno sport di squadra: se i cinque che sono in campo più quelli in panca non pensano la stessa cosa, è difficile portare punti a casa. L’assist che mi ha “regalato” Spisso in occasione del secondo gol è stato eccezionale». Un assist che vale la prima doppietta personale della stagione. Non l’unica con l’Alma Salerno: «Ce n’erano state tre l’anno scorso al debutto in serie B - aggiunge Calabrese - due gol pure contro Campobasso, Giovinazzo e Barletta. L’esperienza della passata stagione ci è servita. Da matricola, pagammo lo scotto del noviziato con una lunga striscia negativa in avvio. Poi ci siamo temprati, abbiamo preso le misure alla categoria e non a caso, sotto di due gol, abbiamo saputo reagire. Gli altri hanno gli stranieri, noi siamo tutti campani. Come dice il dg Peluso, però, la qualità non ha nazionalità».