«C’è una sola ricetta: capire gli sbagli e lavorare»

Belotti: «Il calcio è scienza strana, perdi 3-0 eppure ti accorgi che la prova non è stata insufficiente»

PAGANI. Non è stato certo un bel rientro in panchina per Belotti, appena ristabilitosi da una bronchite: la gara che avrebbe dovuto rappresentare la svolta stagionale con l’avvio della risalita in classifica, si è invece chiusa con un sconfitta che rappresenta un pericoloso passo indietro. In sala stampa il tecnico bergamasco fotografa con un vecchio proverbio l’attuale momento: «Mio padre diceva sempre, se non hai le scarpe guarda a chi non ha i piedi. Il risultato parla chiaro, non ci si può attaccare a niente, il nostro è un mestiere difficile e di quel proverbio dobbiamo fare tesoro, dobbiamo solo pensare alla prossima partita, l’unico vaccino è questo. In una situazione delicata, anzi, difficile, dobbiamo interrogarci sugli errori e lavorare».

Belotti cerca comunque un appiglio per risollevare il morale della squadra: «Non penso che la prova sia stata del tutto insufficiente, i ragazzi hanno cercato di fare quello che proviamo in allenamento, poi certe volte l’ingrediente più importante, ovvero la fortuna, ti abbandona e così loro al primo affondo hanno segnato, noi abbiamo dovuto rincorrere ed avremmo anche potuto segnare».

L’ultimo posto però appesantisce la situazione e le discrete prestazioni non bastano certo a dare la svolta, soprattutto se la squadra mette sempre in mostra un approccio molle alla gara: «Durante la settimana l’abbiamo ripetuto cento volte che serve affrontare in modo diverso la gara, eppure anche questa volta ci siamo ricaduti, bisogna capire se è un problema caratteriale, se magari la troppa ansia ci fa tremare le gambe e offusca il cervello. Però il calcio è una scienza di difficile comprensione, perdi 3-0 ma rivisitando la gara scopri che non hai poi fatto così male».

Belotti poi spiega l’esclusione di Masi per Monopoli ed analizza la gara di Palma: «È una questione di conoscenza, Masi era l’ultimo arrivato, bisogna rivedere dei meccanismi, Monopoli garantiva una maggiore amalgama al reparto. Palma l’ho visto bene, ha fatto delle buone giocate, è il classico metodista che deve giocare davanti alla difesa e sa il fatto suo».

Ovviamente di umore diverso il tecnico del Viareggio, Cristiano Lucarelli: «Abbiamo fatto una buona gara contro un avversario che aveva fatto buone cose contro avversari di rango, noi però non volevamo fare gli stessi errori commessi ad esempio a Nocera Inferiore, dove fallimmo tante occasioni».(p. n.)

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