LA STORIA

Bruno Vespa cantore dei granata: «Sommersi da un boato inaudito»

Il “signore di Porta a Porta” raccontò la promozione della Salernitana in serie B a L’Aquila nel 1966

C’è un cimelio di carta un po’ ingiallita, sopravvissuta al trascorrere inesorabile del tempo. Benedette le emeroteche, un baluardo, custodi delle cronache diventate storia. Ultima domenica di maggio dell’anno 1966. Bruno Vespa ne aveva 22 e firmava su “Il Tempo” una pagina importante per l’oggi centenaria Salernitana. L’incipit è un virgolettato scandito in coro da 4mila cuori granata. «Andiamo in B, geghe-geghe-geghegè». Comincia così il reportage da L’Aquila sulla promozione granata in serie B. Era la squadra del presidente Michele Gagliardi, del segretario-factotum Bruno Somma e dell’allenatore-mito Tom Rosati che condusse al trionfo quei ragazzi terribili in cui brillava, al netto della sfortuna, la stella di Pierino Prati. La formazione di quel giorno era riportata così, con l’utilizzo dei “punti e virgola” - oggi necessari per separare i reparti e identificare i sistemi di gioco - da intendere semplicemente come un’eredità della “piramide di Cambridge” che sta(va) alla base del football dei pionieri: Piccoli; Rosati, Iosio; Aliberti, Scarnicci, Minto; Corbellini, Cominato, Prati, Cignani, Sestili. A ben (ri)pensarci, scandendo le pause con la punteggiatura, è il ritmo con cui fino a una ventina d’anni fa si decantavano le squadre con la numerazione classica, dall’1 all’11. In cima all’articolo, ancor prima del tabellino del match, finito 0-0, la pregevole icona (duplicata) d’un telefono per annunciare la “Nostra corrispondenza”, ché allora gli articoli s’inviavano così, dettando i testi al telefono, “a braccio”.

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