Verso il futuro

Bollini ha già pronta la lista

Il tecnico incontra Fabiani e disegna la nuova Salernitana

SALERNO. In attesa che Lotito li convochi a Villa San Sebastiano, Fabiani e Bollini ieri si sono incontrati in sede e hanno squadrato il foglio. In una chiacchierata di mezz’ora, ds e allenatore hanno fatto accenno alla logistica (c’è il ritiro da programmare, oggi scade un’opzione per Sarnano) ma soprattutto hanno condiviso idee. Su una casa sono entrambi, anzi tutti d’accordo: servirà allestire una squadra che ambisca al meglio, cioè al vertice, perché a Salerno e ai salernitani non piace ristagnare e vivere nel limbo. Ai tempi di Murolo, in una lontana conferenza stampa, Fabiani rispose con una frase sorniona ai giornalisti che gli chiedevano del budget: «Marciamo a folle.. portafoglio illimitato». Andrà così stavolta pure con Lotito e Mezzaroma?
Bisognerà confrontarsi sul budget, che si porta dietro valutazioni sugli uomini. Se l’idea è costruire una squadra fortissima, magari provando a trattenere Coda, ci sarà bisogno di gente che regga la passione e la pressione granata. Non basta. Bollini è stato chiaro: la carta d’identità e l’esperienza non sempre consentono di reggere anche il peso della B, una folle maratona. Ecco perché bisognerà abbinare alla chioccia il giovane giusto e che magari abbia già fatto “i giri giusti”, insomma già svezzato. Contro lo scetticismo iniziale della piazza, Bollini in inverno s’è fatto prendere Minala, un giovane vecchio, già abituato alla B. Se toccherà a lui e a Fabiani riavviare il motore della Salernitana, propenderanno per altri identikit alla Minala. La Lazio ha ormai valorizzato sia Crecco che Filippini, quest’ultimo terzino adattabile anche al centro della difesa. Crecco, invece, è una mezzala con le caratteristiche che servono alla Salernitana. L’attuale centrocampo, infatti, è composto da portatori d’acqua e soldatini ma non ha il fosforo, cioè il vero regista, né è munito di calciatori che sappiano cambiare passo. In attesa di capire se sarà possibile riavere Minala dalla Lazio (operazione fattibile), la Salernitana si ritrova Odjer che è un under, poi Busellato, un ruba palloni. E poi? Ieri in sede ha fatto un salto anche Zito. Ha altri due anni di contratto a 180mila euro stagionali, vuole restare in granata e vincere. È assai probabile che parta per il ritiro e poi chissà.
Della Rocca ha un altro anno di contratto ma dovrebbe accasarsi altrove. Nel frattempo bisogna prendere gente nuova, col passo svelto. Scritto di Crecco, che non è un under ma che farebbe molto comodo, alla stregua di Filippini, la Salernitana è anche sulle tracce di Signori che ha fatto ottime cose a Vicenza, dove ci sono anche Giacomelli e Orlando. Dal 4 all’11 giugno, Bollini osserverà da vicino le final-eight del Primavera, ma è restio ad allenare pronti via un giovanissimo alle prime armi tra i prof. Farebbe un’eccezione per il nigeriano Okwonkwo del Bologna che, d’altra parte, ha già collezionato 7 gettoni in prima squadra. Era un’idea intrigante di gennaio, a costo zero. Potrebbe tornare di moda tra qualche settimana. Occhio anche ai laziali under Palombi, diventato grande a Terni, Germoni e Guerrieri, il portiere che ha giocato metà campionato a Trapani.
A proposito di giovani, è ormai lontanissimo da Salerno il tecnico della Primavera, Savini. Ieri il dirigente in pectore Ciardullo ha incontrato in sede alcuni procuratori di baby che potrebbero diventare granatini.
Pasquale Tallarino
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