Bogdani sprona il tecnico «Bisogna osare di più»

Il doppio ex del confronto incoraggia Strakosha e regala consigli ai granata «Per fortuna la società è sana e solida, a gennaio servono almeno 4 acquisti»

SALERNO. L’Italia l’ha girata e anche parecchio: è partito dal sud, da Reggio Calabria, e poi ha raggiunto anche Verona ma ha deciso di fermarsi a Salerno, dove ha messo radici e soprattutto famiglia. «Ora mi divido tra Salerno e l’Albania»: Erjon Bogdani il calcio non l’ha lasciato, lavora per la sua Nazionale (allenata da De Biasi) e quando può segue anche dal vivo la Salernitana. Ha giocato un anno a Livorno e uno a Salerno.

A quale esperienza lega i ricordi più belli?

«A Livorno andò tutto storto e finimmo per retrocedere. Di Salerno ho solo ottimi ricordi: piazza caldissima, città che ci tiene tantissimo al calcio e mi dispiace che in questo periodo stia vivendo un momento così difficile la squadra. L’inizio di campionato aveva fatto pensare ad altri obiettivi».

Qual è la vera dimensione della Salernitana?

«L’obiettivo deve essere la salvezza, non ci sono dubbi, anche perché il torneo che sta facendo la Salernitana secondo me è in linea con quelle che sono state le scelte adottate dalla società ad inizio anno. La squadra è stata costruita per raggiungere la salvezza, niente di più».

Raggiungerà l’obiettivo?

«Credo e spero di sì. Anche se ho visto l’ultima partita a Vicenza e la squadra aveva quasi paura di spingere e di provare a vincerla. Se continuerà così dovrà lottare fino alla fine per non retrocedere. Per sua fortuna ha alle spalle una società sana e solida che a gennaio dovrà però intervenire con 3-4 innesti adatti alla categoria».

Un giudizio su Strakosha?

«È un giovane di belle prospettive, è alla sua prima esperienza tra i professionisti ma ha talento e può fare una bella carriera. Salerno è una piazza esigente, ha bisogno di giocatori affermati. Lui soffre questa situazione ma qualche incertezza ci può stare. Sono anche queste le esperienze che lo aiuteranno a crescere. Noi della Nazionale lo teniamo sottocchio, però deve ancora crescere e farsi le ossa».

E Coda? Lei che è stata una prima punta, come lo vede?

«Soffre un po’ per anche perché spesso la Salernitana non sembra voler fare la partita. Poi gli attaccanti spesso sono giudicati solo in base ai gol che fanno, ma vanno valutati anche altri aspetti. Fa movimenti per i compagni, è utile a far salire la squadra anche se in questo momento non serve solo questo. Qualche gol in più lo aiuterebbe di sicuro a sbloccarsi: porterebbe punti e soprattutto fiducia a tutto l’ambiente».

Passiamo alla partita di oggi. Livorno o Salernitana, chi arriva peggio alla sfida?

«Sarà una gara molto difficile per entrambe, hanno bisogno di punti ma non sarà facile per nessuna delle due. Vedendo le gare contro Vicenza e Pro Vercelli mi viene da consigliare solo una cosa: la Salernitana deve rischiare di più, provare di più anche in attacco. Per vincere bisogna tirare in porta o perlomeno attaccare, altrimenti i tre punti non arrivano. La partita sarà comunque molto equilibrata ed aperta ad ogni genere di risultato, non ci sono favoriti».

Da chi si aspetta qualcosina in più?

«Da Gabionetta. Ha dimostrato di avere talento ma deve essere più continuo. La Salernitana ha bisogno che torni a giocare come ad inizio campionato».

©RIPRODUZIONE RISERVATA