Bogdani indica la strada «Cuore e grinta per 90’»

L’attaccante albanese andò a segno due volte nelle partite contro gli irpini «Sfida particolare: bisogna conquistare i tre punti e poi pensare al futuro»

SALERNO. Una stagione in granata è bastata ad Erjon Bogdani per entrare di diritto nel cuore dei tifosi granata. Due gol contro l’Avellino - uno pesantissimo, l’altro un po’ meno - e la sensazione d’aver fatto qualcosa d’incredibile nei suoi unici derby disputati con la casacca della Salernitana. L’uomo derby che andrebbe scongelato in un’occasione simile, soprattutto adesso che le gambe cominciano a pesare ed i numeri del reparto avanzato non sono più positivi come qualche mese fa.
Bogdani, ad Avellino forse non la ricordano con estremo piacere.
Sono state emozioni fortissime che solo il derby può regalarti. È sempre molto sentito in città, è una gara speciale che tutti attendono con ansia nel corso del torneo. La aspetti dal lunedì ma non finisce certamente al fischio finale perché gli sfottò ed i commenti del post gara durano un bel po’.
Come viveva l’attesa?
Con la giusta tensione. Ma anche in strada, passeggiando, si sente che c’è un’aria diversa. I tifosi sono più vicini alla squadra, anche la stampa ci mette del suo per caricare l’ambiente. Dai giocatori allo staff, tutti ci tengono a vincere il derby.
Lei che ha vissuto in prima persona questa sfida, che consiglio si sente di dare alla Salernitana?
A questo punto della stagione, con una classifica serena e senza alcuna tensione di retrocedere, la squadra deve vivere con positività questo appuntamento. Purtroppo le ultime partite non sono state giocate in maniera eccellente ma la carica viene da sola. Le pressioni stavolta le ha tutte l’Avellino: se sbaglia rischia grosso e può trovarsi in zona playout. Da questo punto di vista la Salernitana ha un grande vantaggio. Ma al di là della classifica, questa sfida ha sempre un sapore particolare.
La classifica non consegna grandi motivazioni ma nell’anno in cui fu decisivo nel derby la Salernitana conquistò una salvezza tranquilla e l’Avellino retrocesse in C.
Questo può essere un fattore importante sotto il profilo delle motivazioni. Ma sono convinto che pur senza questa situazione in campo la Salernitana sarebbe scesa con incredibile voglia di far sua la gara. Si gioca sempre per vincere ma una rivalità così sentita, dovesse procurare un dispiacere all’Avellino, penso regalerebbe una grossa gioia ai tifosi granata.
L’uomo derby, secondo Bogdani?
Punto sugli attaccanti. Sono loro che possono realmente fare la differenza. Guai però a pensare che si vince solo con il reparto avanzato. Nel derby in cui risultò decisivo il mio gol, pur giocando molto bene, soffrimmo parecchio. Si ricordano sempre le reti segnate ma per vincere c’è bisogno di una importante solidità difensiva.
Il futuro di Bollini passa anche per le ultime due sfide. Secondo lei merita la conferma?
Parlare senza essere nel vivo della situazione non è mai semplice. Ma da quel che ho potuto vedere il tecnico ha fatto un buon lavoro. Adesso c’è bisogno di capire quelli che sono gli obiettivi della società, quel che si vuole fare l’anno prossimo. Si dovrà vedere chi mantenere, quali elementi vanno confermati e valutare le prospettive future. Però a mio avviso Bollini meriterebbe - oltre che la conferma - di continuare a lavorare con una squadra che ha cominciato a conoscere solo pochi mesi fa. Purtroppo a Salerno negli ultimi anni il mercato è iniziato sempre con un po’ di ritardo, i giocatori sono arrivati verso la fine della sessione ed una situazione simile non aiuta di certo l’allenatore che vorrebbe sempre lavorare dall’inizio con un gruppo solido, con delle basi.
Paolo Giordano
©RIPRODUZIONE RISERVATA