Baviera e Del Basso talenti da esportare

Dopo l’esperienza alla Rari Nantes Arechi i due giovani salernitani andranno alla Canottieri Napoli e alla Roma Vis Nova

SALERNO. I pallanuotisti salernitani Gaetano Baviera e Mario Del Basso, fino al mese prossimo tesserati della Tgroup Arechi, stanno partecipando a tornei internazionali, ultimo dei quali la Savaria Cup con Croazia, Serbia e Ungheria under 18, che si è svolto nel fine settimana appena trascorso a Szombathely. Non è andata benissimo agli azzurrini del tecnico federale Cosimino Di Cecca, che sono stati nettamente sconfitti da Serbia (10-5) e Ungheria (11-4), ma probabilmente a fine stagione la stanchezza si è fatta sentire.

Del Basso e Baviera, entrambi classe ’98, sono stabilmente in nazionale under 18 e protagonisti nelle fila della Rari Nantes Arechi, con la cui calottina hanno contribuito a conservare la serie A/2, centrando recentemente pure la sesta piazza alle finali under 17. Sul futuro dei due giovani talenti non ci sono ancora comunicazioni ufficiali del sodalizio presieduto da Gianluca De Rosa, ma l’avventura di Baviera e Del Basso con la Rari Nantes Arechi è destinata a concludersi. Baviera giocherà con la Canottieri Napoli, in A/1, Del Basso invece indosserà la calottina della Roma Vis Nova in massima serie.

Baviera vuole seguire la tradizione di famiglia: porta il nome del nonno Gaetano, figura di spicco della pallanuoto salernitana che con il suo operato è stato più volte determinante per garantire la stessa esistenza della gloriosa Rari Nantes Salerno, ed è figlio di Michele, eccellente ex pallanuotista. «Certo non è semplice fare bene, gli impegni ed anche i sacrifici sono notevoli, ma li faccio con piacere. Frequento il liceo classico e sono riuscito a gestire studio e sport. Mi sono preso delle soddisfazioni sia con la Rari Nantes Arechi che in nazionale. Vorrei proseguire su questa strada migliorando sempre di più, perché la pallanuoto è una passione che condivido con papà e con gli zii».

Mario Del Basso gli fa eco: «Sicuramente sto migliorando tanto, grazie ai consigli degli allenatori e grazie anche ai raduni con il team Italia. Per un attaccante, poi, è bello fare gol, ma è molto gratificante anche riuscire a raggiungere un risultato importante con la squadra».©RIPRODUZIONE RISERVATA