Battipagliese, maxi multa e inibizione a due dirigenti

Mano pesante del giudice sportivo dopo il concitato finale di gara con il Savoia Ammenda di 2500 euro per petardi e pietre contro gli avversari dagli spalti

BATTIPAGLIA. Mano pesante del giudice sportivo sulla Battipagliese dopo le polemiche nel corso della gara contro il Savoia di domenica scorsa, condita da grossolani errori arbitrali. Il giudice sportivo Francesco Riccio ha comminato una maxi multa alle zebrette, con tanto di diffida e due inibizioni ad altrettanti dirigenti bianconeri. L’ammenda da pagare per la Battipagliese sarà di 2.500 euro.

Si legge tra le motivazioni, nel comunicato pubblicato dalla Lega, che tale multa è stato comminata “per avere propri sostenitori introdotto ed utilizzato all’interno del settore loro riservato materiale pirotecnico (tre petardi di notevole potenza e quindici fumogeni). Al termine della gara, gli stessi sostenitori lanciavano all’indirizzo dei calciatori della squadra avversaria tre pietre che cadevano sul terreno di gioco senza colpire alcuno. Persona non iscritta in lista, ma riconducibile alla società, prendeva posto sulla panchina e veniva allontanato per proteste nei confronti del direttore di gara. Altra persona non iscritta in distinta, ma riconducibile alla società, nel corso del secondo tempo, raggiungeva il campo e rivolgeva espressioni irriguardose ed offensive all’indirizzo del direttore di gara”. La sanzione è stata determinata anche per la recidiva dei fatti.

A carico dei dirigenti, dello stesso tenore la scure del giudice sportivo. Il segretario Aniello Pepe è stato inibito a svolgere ogni attività fino al prossimo 3 dicembre “per aver rivolto espressioni gravemente offensive ed irriguardose all’indirizzo del direttore di gara. Al termine della gara entrava indebitamente nello spogliatoio riservato al direttore di gara reiterando tale condotta, allontanato”. Inibizione fino al 27 novembre per il vicepresidente Andrea Milite perché “entrato sul terreno di gioco, rivolgeva espressioni gravemente minacciose all’indirizzo del direttore di gara, allontanato”. Si è salvato solo il presidente Toni Procida, che pure era stato allontanato dalla panchina per proteste nel corso del concitato finale di gara allo stadio “Pastena”.

La vera novità riguarda però il Savoia, che aveva criticato l’operato della società bianconera e dei suoi tifosi, senza però registrare ciò che aveva fatto il proprio allenatore Vincenzo Feola. Che non è sfuggito alla terna arbitrale. L’allenatore oplontino è stato squalificato per due giornate “per avere, al termine della gara, nello spiazzo antistante gli spogliatoi, tenuto condotta idonea a creare tensione tra i calciatori delle due squadre e sferrato un pugno contro la porta dello spogliatoio”.

Francesco Piccolo

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