Battipagliese corsara con una magia di Dorisa

Successo dei bianconeri sul campo del Licata. Paura per il capitano Manzo dopo uno scontro di gioco

LICATA. La Battipagliese sbanca il “Dino Liotta” e mette nei guai, forse definitivamente, il Licata. Il match è stato ben giocato da entrambe le formazioni che di fatto si sono divise un tempo a testa.

La Battipagliese è partita molto coperta con un abbottonato 4-5-1 che ha permesso ai ragazzi di Squillante di contenere l’iniziale sfuriata licatese. Padroni di casa pericolosissimi già al 4’ con Albeggiano, che tutto solo spreca una favorevole occasione calciando al lato da pochi metri. E tre minuti più tardi il numero nove licatese si fa anche ammonire dal’arbitro per simulazione. Al quarto d’ora ci prova Pitarresi ma la sua punizione è parata da Bianco senza particolari affanni. La prima sortita degli ospiti porta la firma di Alleruzzo il cui sinistro dopo una sponda di Teti si perde largo. Alla mezz’ora è invece Manzo a tentare la via della rete con una insidiosa punizione respinta con i pugni da Ingrassia.

Al 35’ il Licata ha la più grande occasione del primo tempo. Asta elude con un pallonetto l’uscita di Bianco ma la palla sfiora il palo per la disperazione dei tifosi di casa. Paura al 42’ quando Manzo e Cassaro si scontrano violentemente. A riportare le conseguenze peggiori è il capitano battipagliese, trasportato in ospedale con un sospetto trauma cranico. La prima frazione di gioco si chiude con un colpo di testa di Bruno parato senza affanni sul primo palo da Bianco.

Ad inizio ripresa Squillante inserisce Odierna al posto di Manzo e passa al 4-4-2. All’8’ Olcese semina il panico ma trova sulla sua strada Ingrassia bravo a respingere. L’ingresso in campo di Dorisa per Teti porta vivacità nell'attacco battipagliese e proprio il nuovo entrato ha la palla buona al 18’, ma spara altissimo di piatto da buona posizione. Al 24’ Cammarota su punizione disegna una parabola perfida che Ingrassia smanaccia in corner con grande affanno.

L’unica palla-gol licatese nella ripresa è ad opera di Dalì che calcia a botta sicura ma trova sulla sua strada Barbato che respinge il pallone con il corpo. Si tratta del preludio al gol degli ospiti che arriva al 28’ con Dorisa, bravo a scattare sul filo del fuorigioco ed a superare Ingrassia in disperata uscita con un tocco morbido che si insacca a fil di palo.

L’esultanza dell’attaccante bianconero per il gol scatena l’ira dei sostenitori gialloblù che nell’ultima mezz’ora beccano il match-winner praticamente a ogni tocco di palla. È l’ultima emozione dell’incontro, a parte l’espulsione nel recupero di Provenzano reo di un fallo di reazione ai danni di Dorisa.

Il Licata, colpito nel morale, non ha infatti la forza per organizzare una reazione decente e alla Battipagliese basta semplicemente amministrare il possesso palla per ottenere “lo scalpo” di un’altra formazione agrigentina, dopo il successo contro la vicecapolista Akragas.

Giuseppe Cellura

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