PANKRATION

Barretta dal Cilento al tetto del mondo

L’atleta, che si divide tra fabbrica e palestra, sabato nel Vallo di Diano per il titolo italiano

LAUREANA CILENTO - Ogni giorno nove ore di lavoro in un’azienda metalmeccanica, poi via libera alla passione dello sport che lo porta in palestra ad allenarsi per almeno altre tre. Sacrifici che hanno spinto Vincenzo Barretta, 32enne di Laureana Cilento, a vincere due medaglie d’oro e un argento agli ultimi Mondiali di Pankration che si sono svolti a Eboli nel 2016. «Si tratta di una disciplina - spiega Barretta che per lavoro ha dovuto lasciare il suo adorato Cilento e trasferirsi a Varese nel 2007 - che nasce nell’antica Grecia e che è un mix tra judo e lotta». Lui l’ha conosciuta nel 2008 e se ne è subito innamorato perché «permette di abbinare movimenti propri del judo con le prese della lotta». In Italia sono oltre 400 i praticanti di questo sport che dovrebbe approdare alle Olimpiadi estive dal 2024, dopo essere stato tra i dimostrativi ai Giochi Olimpici in Cina nel 2004: «Attualmente mi alleno con il maestro Mario Sina che mi ha seguito in questo percorso che è iniziato a livello mondiale nel 2012 a Sparta in Grecia, ma non posso che essere grato a Pietro Amendola che mi ha avvicinato alla disciplina». Una carriera che fino a oggi ha regalato a Barretta anche 9 titoli italiani: «Ma una delle più grosse soddisfazioni è che sono stato scelto come portabandiera nella sfilata inaugurale degli Europei del 2015 in Romania». Barretta gestisce anche due società di Pankration, il Dojo di Cassano Magnago e il Csg di Busto Garolfo. Con il Pankration Barretta ha trovato l’amore visto che «praticando questo fantastico sport ho potuto conoscere Giusy che era alla ricerca di un allenatore». Due i prossimi obiettivi: i campionati italiani che si svolgeranno sabato e domenica a San Pietro al Tanagro e i Mondiali in Russia a novembre. «Sono già pronto ad affrontare i migliori e a mettere in palio le mie medaglie nella categoria sotto i 60 chilogrammi. - dice sicuro Barretta che, poi, svela i suoi segreti - Bisogna essere preparati fisicamente, ma pure sereni mentalmente. E grazie all’aiuto del mio fraterno amico Francesco Niglio, che è anello di congiunzione con il Cilento, posso dire che mi trovo nella giusta posizione per strappare altri storici trionfi».

Afn/Nicola Salati