I NUMERI

Avvio con tris di vittorie esterne Il tabù dura da sessantatrè anni

SALERNO. In 95 anni di sorrisi e amarezze, non sono mancate le corazzate granata capaci di ottenere filotti-promozione: in serie C, “volavano” pure la prima squadra di Fabiani (2007/08), quella di...

SALERNO. In 95 anni di sorrisi e amarezze, non sono mancate le corazzate granata capaci di ottenere filotti-promozione: in serie C, “volavano” pure la prima squadra di Fabiani (2007/08), quella di “DiBa” (1989/90) e la prima di Rossi (1993/94). Bella e fortunata coincidenza: le ultime due – vincenti a fine stagione - avevano l’Ischia come avversaria, proprio come la squadra che ora allena Menichini. Nessuna, però, cominciò il campionato subito con due blitz di fila fuori casa. Neppure con Rossilandia nel ‘97/98, né con Perrone in C2 (5 vittorie esterne ma dalla 14.a alla 22.a giornata) o con Zeman che nel 2001/02 festeggiò tre volte tra febbraio e marzo, a Pistoia, Messina e Cosenza. Questa Salernitana, invece, è partita a razzo. Per ritrovare lo stesso avvio al fulmicotone bisogna portare parecchio indietro la lancetta del tempo. La Salernitana dei pionieri, nel 1919/20, vinse tre volte di fila nelle prime tre giornate: piegò Stabia, Pro Patria e Savoia. Tre vittorie di fila, pronti via, anche nel 1941/42: Margiotta e Dagianti mattatori a Civitavecchia, in casa dello Stabia e a L’Aquila. La Salernitana saprà ripetere quelle gesta o si fermerà a due vittorie nelle prime due trasferte come capitò alle squadre che nel ‘39/40 e ‘70/71 ciccarono al terzo tentativo?