la storia

“Avellino Club Salerno” striscione... mondiale

Fu ripreso dalla tv dopo il gol del 3-0 dell’Italia alla Germania nella finale dell’82 Ad esporlo al Bernabeu il salernitano Favorito, tifoso irpino ora residente al nord

SALERNO. Madrid, Spagna, stadio Santiago Bernabeu, 11 luglio 1982, finale di coppa del mondo di calcio Italia- Germania Ovest: siamo al 36’ del secondo tempo quando “Spillo” Altobelli, di sinistro, mette alle spalle di Schumacher il pallone del 3-0. La regia televiva spagnola dopo aver mostrato “Spillo” e gli azzurri esultanti, indugia con l’inquadratura su uno striscione che cattura l’attenzione di molti, se non tutti gli spettatori italiani incollati davanti alla tv. “Avellino club Salerno”, uno striscione verde con caratteri bianchi.

Come ci è finito lì? Il “proprietario” dello striscione, che grazie a quelle immagini ha fatto il giro del mondo, è un salernitano Dario Favorito, tifoso dell'Avellino: «Andai con l’autostop in Spagna - racconta Dario, raggiunto telefonicamente (grazie ai colleghi di Orticalab) - Ero studente universitario all'Orientale di Napoli. Avevo fondato, con alcuni’amici salernitani tifosi irpini l'Avellino club Salerno nel 1979. Tre anni dopo andai appunto in Spagna, dopo la vittoria dell'Italia contro il Brasile. Vidi le semifinali con la Polonia e la finale con la Germania Ovest, esponendo quello striscione».

Dario rientra in Italia e viene a sapere della indiretta “visibilità” televisiva: «I miei amici, al ritorno dalla Spagna, mi hanno fatto vedere la finale registrata e dopo il gol di Altobelli ho visto lo striscione. Eravamo circa trenta persone dietro lo striscione, quasi tutti spagnoli, alcuni italiani».

L’Avellino club Salerno non esiste più dal 1998: «Prima seguivo spesso l’Avellino se non sempre, con gli amici del club, poi mi sono trasferito al Nord per lavoro e il club si è sciolto, anche se alcuni di noi si incontrano ancora. In questi giorni sono a Salerno e con gli amici andrò all’Arechi per vedere il derby.

Nelle parole di Dario Favorito, tutta la nostalgia per un calcio che non è più: «Ormai è tutto prettamente business, una questione commerciale, il calcio si vive principalmente in televisione, non si va più allo stadio. A mio modesto avviso, relativamente all'ordine pubblico, la tessera del tifoso non ha funzionato». Dario auspica un derby all'insegna del divertimento: «Ricordo bene lo spettacolo che offre l'Arechi sugli spalti. Sono certo che sarà un bel derby. L’importante è divertirsi, non credo che ci saranno problemi, anche se, rispetto a quando andavo io allo stadio, vedo molta esasperazione nel calcio moderno». Un commento rapido anche sul mercato di Salernitana e Avellino: «Secondo me, sulla carta, in base al calciomercato, la Salernitana è una spanna sopra l'Avellino e può puntare ai playoff».