Auteri mette la Nocerina spalle al muro

Al San Francesco arriva il Catanzaro. «Partita fondamentale, nelle ultime 9 gare dobbiamo fare il massimo». Evacuo ok

NOCERA INFERIORE. La ripetitività è banale. Se risentite le solite cose per migliaia di volte, non imparerete nulla di nuovo. Tante volte le ha definite partite importanti. Stavolta ha ragione lui, cioè Gaetano Auteri: è veramente importante Nocerina-Catanzaro. Tra residue ma esistenti chance di primo posto e realistici piani da playoff, Auteri sceglie la strada maestra del realismo ottimista: «Mancano nove partite alla fine, a noi tocca fare se non il massimo almeno il più possibile. Può accadere ancora di tutto, intanto vinciamo col Catanzaro. Come? Alzando i ritmi, accettando il confronto».

Le altre inquiline dei piani di sopra saranno alle prese con delicati scontri diretti: «Con determinati risultati potremmo ritrovarci a lottare in quattro per il campionato e ad accorciare su primo e secondo posto». Comincia a parlare del Catanzaro armandosi di spillo. Qualcosa gli Cozza… «Non capisco la loro classifica, erano forti e a gennaio hanno preso gente di valore. Qualcuno parla ancora dell’andata, meritavano di pareggiare ma abbiamo vinto noi, perdendo poi punti vari, a loro invece è andato tutto liscio dopo quella partita. Si lamentano dell’arbitro che è di Siracusa? Lo conosco ma posso rassicurare Cozza, non è mio amico».

Amaro, molto, quando passato e presente catanzarese diventano tema di discussione: «Conservo grande affetto per piazza e tifosi. Per la società vecchia no e nemmeno per quella nuova. Hanno creato una situazione ingiusta nei confronti di Corapi e non solo. Spero che qualcuno ponga fine a questa storia: il Catanzaro è società debitrice. Vorrei ricordare che Auteri quell’anno non ha preso gli stipendi di maggio e giugno, non ha firmato liberatorie e non sa quindi come il Catanzaro sia stato iscritto al successivo campionato. In quanto ai playoff persi, è l’amarezza più grande della mia carriera d’allenatore. Mancata promozione dopo il secondo posto e tre ben tre partite su quattro vinte ai playoff». Tornando al campo, calabresi da affrontare con attacco standard: Mazzeo, Evacuo (ripresosi totalmente dal virus intestinale ) e Negro. A centrocampo seconda da titolare di Pepe accanto a Bruno e De Liguori. Scelte secche, note e stabili. I problemi di giornata riguardano la difesa. Senza Chiosa, ma anche senza Scardina, si va con tutta di probabilità di sperimentazione portando Giuliatto da sinistra al centro per accompagnare l’azione del giovane leone Baldan: «Ho dato le stesse chance a Giuliatto e Andjelkovic, deciderò in extremis, altre soluzioni non ve ne sono, chi resta fuori però non viene bocciato affatto». A destra rimane Garufo ed a sinistra entra Daffara. Fine conferenza: su invito del collega Gianluca Tortora, il mister di Floridia autografa una maglia rossonera destinata al Brasile, per la precisione ad Eduardo Nocera, che partendo dalla curiosità del cognome ha scoperto via internet la magia della Nocerina. Gli esami non finiscono mai diceva il più grande degli Eduardo. Le partite prima o poi finiscono. Auteri a chiudere: «Vorremmo finirle vincendole tutte».

Marco Mattiello

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