Alla Nocerina non basta Simonetti

Berretti: molossi fermati su pareggio dal Lecce (1-1) al “San Francesco”

NOCERA INFERIORE. Non è bastato il diciottesimo gol dell’immenso Simonetti, che ha giocato con infiltrazione nel giorno dell’emergenza piena, caratterizzata dall’assenza del centrocampo titolari (squalificati Scuotto e Aprile, infortunato Di Prisco). Tanti applausi, comunque, per una squadra allenata da un bravo allenatore (mai pagato) e infarcita di prospettive (bellissima la prestazione di Faiello, terzino ’97).

Il San Francesco viene aperto come una cappella sconsacrata al calcio, almeno quello dei grandi. Le chiavi sono di Giovanni Oliva, assistito nella funzione da Calabrese e Fortino, chierichetti Civale e Don Peppino che si occupano del ristoro-spettatori, quasi tutti parenti dei giovanotti, presenti anche quando i figli non giocano (si chiama far gruppo). Da Napoli Ponti Rossi arriva il papà dello squalificato Aprile: professa antica fede comunista e a fine partita la macchina non gli parte (necessario intervento dell’autista Lecce per spingerla a mano). Nocerina in vantaggio con Simonetti spietato in area, smarcato alla grande dal colpo di testa di Russo. Il Lecce, che nel primo tempo s’è esercitato con pericolo solo su palla inattiva, alza il baricentro nella ripresa, correndo il rischio d’imbarcare ripartenze. C’è qualità ma non molta personalità tra i pugliesi primi della classe, tipico esempio Moriero junior, bel piede ma poco sangue. Scadente l’arbitro: prima convalida e poi annulla il gol di Cicerello (dritto da punizione ma la stessa era di seconda). Pareggio pugliese su errore grave di Schina, finalizzato con freddezza da Risolo. Stremato Simonetti: non approfitta di qualche varco invitante per bissare.Il Lecce, rimasto in 10, viene invitato dal glorioso Pasculli a palleggiare a basta. Non lo sta a sentire Sindaco, che coglie il legno allo scadere del recupero. (m.m.)