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Al capolinea l’avventura di De Franco

Fine inevitabile tra il difensore e la società dopo trionfi e veleni

NOCERA INFERIORE. Amore e odio. Sorrisi e pianti. S’è chiuso ieri definitivamente un rapporto che si trascinava da tempo. Tra alti e bassi, esplosioni e cadute, risalite e poi mugugni.

Ciro De Franco non è più un calciatore della Nocerina. Le parti han trovato l’accordo per la rescissione di un contratto che sarebbe altrimenti durato fino al 30 giugno 2015. Doveva essere la stagione del riscatto per il napoletano, che invece dopo otto giornate s’è ritrovato ai margini: per errori commessi e per scontri di natura personale con l’allenatore.

La sua carriera proseguirà altrove. Chissà dove. Perché oltre la Nocerina probabilmente lo stesso De Franco non ci ha mai pensato.

Era appena ventunenne quando nell’estate del 2010 Gaetano Auteri decise di portarlo con sé in rossonero. L’aveva allenato a Catanzaro, non gli aveva mai concesso tante occasioni, però riteneva fosse pronto per far parte di un organico importante.

Doveva esser perno in C2, lo divenne addirittura in C1. Dopo il ripescaggio, in tanti pensavano che la Nocerina avesse bisogno di un centrale esperto. Ed invece fu De Franco a guidare nelle retrovie la Nocerina dei record.

Un anno indimenticabile. Su di lui gli occhi di mezza serie A. Poi l’infortunio in B, due mesi di stop ed un ritorno caratterizzato da diversi errori. Che si sono ripetuti nella passata stagione, fino a gennaio quando fu girato in prestito al Cuneo.

Idillio terminato. Ha provato a riaccenderlo la Nocerina in estate, consegnandogli le chiavi di un gruppo giovanissimo.

Non è andata bene. E dopo mesi di veleni ieri è arrivata la separazione. Inevitabile quando un amore finisce. (f.z.)

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