IL LUTTO

Addio Amatino Grisi Cuore granata vero e dirigente federale

Dolore per il 53enne farmacista, esempio di generosità Era vicepresidente vicario del Comitato Figc Campania

Da ieri siamo tutti un po’ più soli. Perché Amatino Massimo Grisi era un uomo a tutto campo. «Il dottore», il farmacista generoso che correva sempre in soccorso di chi avesse bisogno anche solo d’un anti-dolorifico. «Il tifoso», il vecchio cuore granata con un amore smisurato per la Salernitana. E poi «il dirigente», perché la sua passione infinita per il calcio e il suo “spirito di servizio” nei confronti del territorio l’avevano proiettato in una nuova avventura, da vicepresidente vicario del Comitato regionale della Figc Campania. Amatino, 53 anni, è morto all’alba di San Valentino, giorno d’innamorati, e per lui che ha amato il prossimo senz’alcuna retorica pare un po’ beffa e un altro po’ scelta del destino. Ha smesso di soffrire mentre il vento gelido d’una domenica triste soffiava sul “suo” stadio Donato Vestuti, dove gli amici di sempre gli avevano dedicato uno striscione per esortarlo a “lottare e vincere”.

Ha combattuto sino in fondo, Massimo, prima d’arrendersi a un calvario durato qualche settimana, che l’aveva improvvisamente strappato ai suoi mille impegni, soprattutto a quel che stava facendo nella sua Colliano, per la quale aveva costituito anche una sorta di “comitato” che offrisse assistenza alla popolazione mentre dilagavano i contagi da Covid. In prima linea nell’emergenza, come sempre e più del solito. Fin dal principio. Sì, perché mentre il mondo intero cercava mascherine con la promessa di pagarle anche a peso d’oro, lui le regalava. Lo faceva con il cuore, senza vantarsene. Spesso senza neppure farlo sapere. Sorrideva quando e con chi voleva lui, ma dietro la stazza imponente e il volto spesso imbronciato c’era un animo nobile, sensibile come pochi. Cuore granata della prima ora, dai tempi del Vestuti, era “rientrato” sulla scena del tifo organizzato “militante” da componente del direttivo del Centro Coordinamento. Poi era stato tra i fondatori del Salerno Club 2010. Al suo ruolo di tifoso, autentico e appassionato, non ha mai rinunciato, da opinionista nel salotto di Tv Oggi, neppure quando la Figc Campania vide in lui una figura genuina e autorevole per affidargli una carica apicale come la vicepresidenza. «Perdiamo una persona speciale, un vero amico, un dirigente innamorato del calcio, che con la sua vita ben ha saputo rappresentare i valori sportivi. È un giorno di lutto per tutto il calcio dilettantistico e giovanile campano», ha detto di lui il presidente del Comitato regionale federale, Carmine Zigarelli . Ma al ricordo di Grisi si sono uniti in tanti, dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli , alla società della Salernitana, fino all’altra sua squadra del cuore, la Jomi Pdo dell’handball femminile. Alle tre del pomeriggio di oggi, presso la Chiesa di San Giovanni Bosco ai Salesiani, l’ultimo saluto.

Lascia un vuoto enorme, Massimo, e non è la solita frase fatta che accompagna ogni addio. Perché era davvero ovunque lo cercassi. In Federazione per ricevere i calendari dei campionati dilettantistici in Doc anziché in Pdf . In trasferta se avevi necessità d’un passaggio. Fin sotto casa se aveva anche semplicemente percepito che qualcuno potesse aver bisogno di lui. Era, tra le altre cose, un lettore puntuale e affezionato, critico al punto giusto. Un tifoso “discreto” di queste pagine di cui non approfittava mai per propri interessi. Come l’ultima volta che ci sentimmo. «Allora, queste elezioni in Figc, dotto’ ? Farai ancora il vicepresidente? », la domanda di chi scrive. «Sto seguendo poco, purtroppo. Ci sono problemi seri con il Covid a Colliano. Non mi sto muovendo da qui», la risposta del dottor Grisi, tutto proteso al servizio della sua comunità. Bastano queste parole a capire perché, da ieri, siamo tutti un po’ più soli...