IL DIESSE FABIANI

«A qualcuno sono tremate le gambe»

L’amarezza del dirigente. Lotito e Mezzaroma restano in silenzio

SALERNO. «Presidente, neppure un tiro in porta, presidente..». Claudio Lotito ascolta i tifosi che a fine partita brontolano alle sue spalle ma non replica e tira diritto verso la sala stampa. La usa solo come scorciatoia per arrivare alla stecca spogliatoi. Non rilascia interviste, il co-patron: zero dichiarazioni e mille dubbi mentre lascia la tribuna (presenti anche il governatore De Luca e i figli) in compagnia di Caliendo, il proprietario del Modena. Mezzaroma è nei corridoi che lo aspetta. Lui e Lotito confabulano, incrociano Menichini e Fabiani, parlottano. Poi vien fuori il ds mentre i presidenti granata dribblano di nuovo i taccuini uscendo da un ingresso secondario, il varco 25.

Fabiani è accigliato, dispiaciuto ma speranzoso. «Avevo visto il Modena a Bari – racconta – lo sapevo che avremmo affrontato una squadra, tosta, solida e organizzata, soprattutto da quando ha cambiato allenatore. Prendiamo il punto, andiamo avanti. Sarà testa a testa fino all'ultimo secondo dell’ultima giornata. Dobbiamo fare punti, prenderne il più possibile e poi fare i conti. È stata una partita difficile, con posta in palio altissima. Forse a qualcuno tremavano le gambe».