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A Brindisi c’è l’ok per i tifosi metelliani

L’ex tecnico Castellucci: «Ci salvammo con un gruppo sfasciato»

CAVA DE’ TIRRENI. La lieta notizia per i tifosi della Cavese è che la trasferta di Brindisi è stata autorizzata, E che si potrà assistere ad un bello spettacolo anche sugli spalti è convinto anche l’allenatore del dei pugliesi, Ezio Castellucci, il quale ha avuto modo di conoscere abbastanza bene tutte e due le tifoserie. «ISe danno la possibilità a tutte e due le tifoserie di esprimere il loro potenziale, direi che domenica assisteremo a grande spettacolo in campo e anche sugli spalti. Sarà secondo me una partita molto importante, ma non decisiva».

Lei ha allenato la Cavese undici anni fa, essendo subentrato in corsa. Cosa ricorda?

«Ricordo che quando subentrai, la Cavese era penultima, ma con grande sacrificio e con una squadra consapevole di avere una tifoseria importante ci salvammo senza i playout. Vincemmo entrambi i derby con la Nocerina...».

Un calciatore dell’epoca dichiarò che non era un gran gruppo quella Cavese. Perché secondo lei non era così?

«Io arrivai che davvero non era un gran gruppo, era sfasciato. Addirittura c'era chi voleva mandare via Aloisi, giocatore che aveva calcato anche campi di serie A. Invece mi trovai di fronte a un giocatore straordinario, educato, serio e professionale al quale diedi la fascia di capitano, perché lui e soltanto lui poteva rappresentare il gruppo, e proprio Aloisi divenne il leader della squadra. C’era stato un cambio di allenatore, altrimenti la società avrebbe continuato con quell’allenatore e senza cambiare: dovemmo lavorare parecchio per dare una forza morale a quel gruppo, perché moralmente i componenti stavano giù e non in grande accordo tra loro, quindi fu fatto un lavoro spirituale prima che tecnico e tattico, ma siamo riusciti a giungere all’obiettivo. Per me fu una esperienza importante».

Orlando Savarese

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