«È mancato solo il 3-0 Rialziamoci in fretta»

Galderisi: «Buona la prima ora, poi qualcuno ha preferito fare il fenomeno» Montervino: «Fino al 70’ non c’è stata partita». Ginestra: «Vogliamo rispetto»

SALERNO. «È stata una domenica bestiale e le “scatole” mi girano parecchio. Dopo questa partita - persa senza meritarlo - abbiamo capito dove siamo, contro chi dobbiamo giocare, come ci chiamiamo. Siamo la Salernitana, la nostra maglia pesa, abbiamo gli occhi di tutti puntati addosso, giochiamo in uno stadio bello e tutti vogliono fare i fenomeni».

Galderisi, allenatore granata, fa fatica a commentare la sconfitta che sa di beffa e che è “figlia” esclusivamente - la Salernitana n’è convinta - di parecchie sviste arbitrali. Al tecnico di una squadra che al 45’ vince 2-0 ed in venti minuti prende tre gol, è necessario porre anche due domande. La prima: la partita è stata complicata soltanto dall’arbitro con un rigore e due espulsioni contro oppure la Salernitana c’ha messo anche del suo? La seconda: sul 2-2, a partita parzialmente compromessa, bisogna attaccare ancora oppure è meglio accontentarsi del pari?

Il mister risponde così: «Sul 2-2 abbiamo tirato altre due volte in porta e c’erano altri due rigori per noi, non assegnati. Piccoli errori anche nostri: non abbiamo fatto il terzo gol della sicurezza e non siamo stati bravi a gestire la partita, prima di riaprirla. Eravamo messi bene in occasione dell’ultimo gol: non abbiamo subito un contropiede, eravamo a difesa schierata. Questa partita, però, l’hanno decisa gli episodi».

L’allenatore della Salernitana li scompone e ricompone tutti, come le tessere di un puzzle “della sfiga”. Dice: «Nella circostanza del rigore, Tuia mi ha detto che il fallo poteva essere anche contro di loro. Rimasti in dieci, l’arbitro ha espulso anche Rinaldi. La sua colpa è stata avergli segnalato una gomitata ricevuta. Posso accettare gli errori ma la cosa che più mi ha infastidito è stata la direzione arbitrale che è cambiata all’improvviso quando siamo andati in difficoltà. All’improvviso, il direttore di gara ha fischiato di nuovo ed ha punito falli sui quali prima sorvolava».

Guai, però, a lasciarsi inghiottire dagli alibi. Anzi, è proprio Galderisi a non prestare il fianco a questa tentazione: «È forte chi trova il coraggio di rialzarsi subito. Premio i primi 60-65’ di gioco: c’erano qualità, dinamismo, identità».

«Dobbiamo far durare la nostra partita più di settanta minuti». È questo il monito del capitano Montervino. «Fino a quando l’ha riaperta qualcuno - prosegue il capitano granata - non c’è stata partita. A volte, però, occorre buon senso e un arbitro deve anche leggere le situazioni: aveva espulso Tuia, dopo tre minuti ha buttato fuori Rinaldi che aveva preso una gomitata. All’Arechi tutti vogliono fare bella figura e questo è comprensibile. L’importante, però, è non debordare».

Ginestra lancia un mezzo allarme: «Siamo stati presi in giro con l’espulsione di Rinaldi. Quello che è successo oggi potrebbe capitare ancora. Mi sono avvicinato all’ispettore di Lega e gli ho detto di aprire bene gli occhi e prendere nota, perché ci vuole rispetto per il lavoro di una squadra».

Pasquale Tallarino

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