È derby anche in palestra 2 Principati divisa dal tifo

Nella società di volley femminile di Baronissi la sfida è davvero molto sentita Atlete irpine. La sorella di Luca Fusco, il vice presidente e il coach granata doc

SALERNO. Salernitana-Avellino è alle porte: il derby lo giocano addirittura nelle palestre. Al Pala Irno di Baronissi, feudo granata e comune della Valle dell’Irno a pochi chilometri da Avellino, sfottò, risate, promesse e pegni animano i primi allenamenti della Due Principati. La squadra femminile di pallavolo, neo promossa in serie B2, è infatti composta da atlete campane, in buona parte salernitane e avellinesi.

Il simpatico duello calcistico è già cominciato. Vi partecipano anche il vice presidente Castagna, tifoso granata da poco residente in provincia di Avellino, e il coach Veglia. I “cugini” della P2P andranno allo stadio insieme; chi non può si riunirà davanti la tv.

«Sarò all’Arechi con il vice presidente Castagna - dice coach Veglia - portando quello che è stato il pegno della nostra serie B, la maglietta di Max De Silvestro, attaccante di Rossilandia. Era il mio cimelio ma gliel'avevo promessa come regalo. In anticipo "scommetteremo" qualche giro di campo in più per le avellinesi della P2P, se perderanno il derby. Alla Due Principati siamo tutti campani, siamo squadra: lotteremo e rideremo; se cadremo, ci rialzeremo insieme tendendoci la mano come lo sport, quello vero, ci insegna».

È avellinese doc Anna Pericolo, bomber della Due Principati. Il suo ricordo dei derby è nostalgico: «Quando ero piccola, amavo la domenica perché c'era l'appuntamento magico allo stadio. La mia super nonna Ada D'Argenio, omaggiata dagli ultras di Avellino quando morì, preparava la parmigiana per 40 persone, andava dal parrucchiere per farsi bella. Mio padre Renato - per anni al seguito da preparatore dell'Avellino di Sibilia, Juary, Tacconi, Colomba e Vignola - dalla panchina si disperava quando lei iniziava a inveire contro l'arbitro. Ricordo di avere una sciarpa della Salernitana a casa. Accadde perché in un derby ad Avellino feci tanto la capricciosa da far fermare un ragazzo che me la regalò».

Il vice presidente Luca Castagna è cresciuto con il mito di Delio Rossi e Giovanni Pisano. zI derby con l'Avellino sono ricordi forti dell'adolescenza: come dimenticare il gol di Breda al Partenio. Questo derby lo vivo da salernitano neo-residente in provincia di Avellino e con lo spirito dello sport indoor, perché lo sport abbraccia e non divide».

L'irpina Carmen Gagliardi, centrale della P2P: "Spero non ci siano atti di violenza e che il derby si concluda in pace. Tifo per la mia cara Avellino ma vinca il migliore». La schiacciatrice Adriana Della Sala, avellinese: «Sono cresciuta con zii che per ninna nanna mi cantavano canzoni di curva. La prima volta al “Partenio” insegnano che, a prescindere dall'avversario, non può mancare mai la canzone “chi non salta di Salerno è!”. Poi il granata diventa per me avellinese la sfumatura del rosso, simbolo della passione che ciascuna di noi pallavoliste mette in campo».

Valentina Fusco, salernitana purosangue, sorella dei calciatori Luca ed Enzo, racconta le sue vigilie in famiglia: «Era una partita più attesa delle altre. Sia Luca che Enzo, hanno giocato il derby; Enzo addirittura con tutte e due le maglie». Roberta D’Amico, salernitana, libero della squadra irnina: «Auspico un derby ricco di emozioni, il derby del rispetto».(p. t.)