IL PROGETTO

Una “voce celestiale” risuonerà a Mercatello

Al via la campagna di raccolta fondi per completare l’organo della parrocchia di Santa Maria a Mare: servono 20mila euro

SALERNO - La cultura come veicolo di rigenerazione urbana e aiuto per i cittadini. È il motivo che ha dato il via a una raccolta fondi per completare e rendere quindi pienamente operante l’organo nella chiesa di Santa Maria a Mare a Salerno. Infatti attraverso l’utilizzo dell’organo - bisogna acquistare i moduli dell’organo a canne pari 20mila euro suddivisi in quattro moduli da 5mila euro cadauno - si vuole rivalutare il quartiere di Mercatello che spesso viene etichettato come un rione dormitorio e “accusato” di non essere all’altezza del centro per non avere un passeggio sul lungomare che si possa definire tale e di non offrire particolari diversivi, oltre alle spiagge che, solo recentemente, stanno per essere recuperate attraverso il ripascimento.

E così un insieme di realtà associative cittadine ha preso a cuore il progetto, che vuole anche essere punto di riferimento per la nascita di un luogo di aggregazione dei più giovani con l’organo, installato la scorsa estate grazie alla tenacia del parroco, monsignor Antonio Galderisi, che diviene centrale. Ma affinché possa essere tale c’è bisogno di ultimarlo per pienamente fruibile, sfruttandone le sue notevoli potenzialità sonore legate alla innovativa tecnica della trasmissione digitale. Proprio per questo alla campagna di crowdfunding lanciata nei giorni scorsi attraverso la piattaforma “Innamorati della Cultura”, si affiancheranno i contributi di soggetti istituzionali e sostenitori che dovranno portare l’organo a canne di Santa Maria a Mare a “splendere” per le note che potranno venirne fuori visto che si tratta di un modello “MillenniuM 2003” che offre una vasta gamma di registri: dotato di tutti i sistemi innovativi progettati dalla Fabbrica G. Consoli. Ricchezza e varietà di suoni caratterizzano prestazioni eccellenti, grazie anche all’esperienza generazionale dell'arte organaria Consoli, dal primo Novecento ai giorni nostri. Si tratta infatti di un organo a canne a trasmissione digitale, imponente perché ha un’altezza massima di 4,50 metri e una larghezza di 3 metri su due livelli e modernissimo perché meccanizzato.

Ma la campagna di crowfunding verrà affiancata anche dal “Salerno Organo Festival”, manifestazione organizzata in occasione del cinquantesimo anniversario della consacrazione della parrocchia Santa Maria a Mare. Una future tre giorni (andrà però in scena quando la pandemia consentirà di nuovo di vedersi in presenza) che come viene anticipato dal gruppo organizzativo dell’iniziativa composto da Marco Sprocati, responsabile e presidente di Formeta, Silvana Noschese consulenza artistica, e monsignor Antonio Galderisi, - a cui si aggiunge il supporto organizzativo oltre che economico che sta giungendo da Rotaract e Interact Club Salerno e dal Rotaract Club Salerno Est - dovrà essere sviluppata in una tre giorni con la prima serata all’insegna di un concerto di musiche per solo organo, la seconda e la terza serata che invece vedranno rispettivamente protagonista un concerto per coro giovanile e organo dal titolo “In nome della Madre” e un concerto per coro, strumenti e organo con la partecipazione di musicisti, cantori e direttori della città di Salerno.