Un master sulla canzone napoletana

Iniziativa del conservatorio “Martucci” di Salerno: 40 candidati ammessi ai corsi

SALERNO. “O’ sole mio”, “Anema e core”, “Core ’ngrato”, “Reginella”: canzoni che, mirando dritte al cuore, hanno girato il mondo incantando anche chi non poteva comprenderne il senso attraverso le parole. Ma adesso, per la prima volta in Italia si può studiare la “Canzone e la lingua napoletana”: è firmato dal conservatorio di musica “Giuseppe Martucci” di Salerno il primo master italiano in merito, presentato, ieri mattina, nell’aula esterna dell’istituto, in via de’ Renzi.

Solo 40 saranno i candidati ammessi a quello che è il primo percorso di studi che consente di conseguire un titolo di studio riconosciuto in Italia e all’estero. Il corso prevede lezioni frontali ed incontri organizzati in tre ambiti (storico-analitica generale, interpretativa ed attività di tirocinio e stage) per apprendere la storia, la diversa fisionomia formale, l’interpretazione vocale e strumentale di una delle espressioni musicali più amate al mondo.

Attraverso questo progetto si mira a creare una figura professionale, dall’alto profilo teorico-pratico, in grado di lavorare per la tutela e diffusione della canzone napoletana “classica”. Oltre alla musica e al canto, il master è strutturato in moduli formativi sulla lingua napoletana, con corsi di grammatica, scrittura, pronuncia e conoscenza della letteratura. Il piano di studi permetterà, dunque, ai futuri professionisti della “canzone e della lingua napoletana” di avere una conoscenza globale di quel repertorio che ha avuto il suo massimo splendore tra fine ’800 e la metà del ’900, grazie alla presenza di un ampio mercato e alla creazione di un sapiente dosaggio poetico-musicale ad opera, tra gli altri, di poeti come Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Libero Bovio, e musicisti come Paolo Tosti, Pasquale Costa, Luigi Denza, Vincenzo Valente.

Il comitato scientifico del master è composto da Imma Battista, direttore del Conservatorio; Antonia Lezza, docente di letteratura teatrale italiana all’Università degli Studi di Salerno; Francesca Seller, docente di Storia della Musica per Didattica al conservatorio “G. Martucci” di Salerno e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Musicologia, e Ciro Visco, direttore del Coro di Santa Cecilia. Il corso, che ha la direzione scientifica di Pasquale Scialò, sarà attivo a partire dal prossimo anno accademico. Entro il 6 luglio dovranno essere presentate le domande di ammissione; i colloqui, invece, si terranno il 16 luglio (tutte le informazioni utili ed il bando sono sul sito www.consalerno.com).

Alessandra De Vita

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