Un giornalista esperto di Medio Oriente Ha scritto di crisi libiche e rivolte egiziane

Giuseppe Acconcia è giornalista de “Il manifesto” e ricercatore specializzato in Medio Oriente per le Università di Londra e Pavia. Vincitore del Premio internazionale “Giornalisti del Mediterraneo”...

Giuseppe Acconcia è giornalista de “Il manifesto” e ricercatore specializzato in Medio Oriente per le Università di Londra e Pavia. Vincitore del Premio internazionale “Giornalisti del Mediterraneo” 2013, ha realizzato reportage dal cantone di Kobane nel Kurdistan siriano, da Mahalla al-Kubra, Assouan, Suez, dal Sinai, al confine libico-egiziano, in Kurdistan, in Iran, nelle moschee milanesi e sulla liberazione di Tel Abyad. Tra i primi giornalisti occidentali ad entrare in una città controllata dagli islamisti radicali, ha scritto intorno al contenzioso sul nucleare iraniano, alla crisi libica, alle rivolte egiziane del 2011, al massacro di piazza Rabi’a al-’Adawiyya. Ha raccontato le elezioni parlamentari turche del 2015 e la vittoria del partito democratico del Popolo (Hdp) da Diyarbakir. È stato arrestato al Cairo il 2 febbraio 2011 durante le rivolte di piazza Tahrir dai Servizi segreti egiziani e in Turchia dalle autorità di confine nel 2015. Si è occupato di movimenti sociali e giovanili, islamismo politico, politiche del lavoro. Prima de Il Grande Iran, ha scritto “Egitto. Democrazia militare”, “La primavera egiziana” e “Un inverno di due giorni”.