Un film contro la violenza sulle donne nella Piana del Sele

CAMPAGNA. No alla violenza sulle donne: è questa la mission del film di Luca Guardabascio che si girerà nei territori di Campagna, Eboli e Buccino. Con Francesco Baccini che firma la colonna sonora per il film "Senza far rumore". In occasione delle riprese del video clip in programma una cena per una raccolta fondi alla presenza del cantante Francesco Baccini. Vi prenderanno parte lo stesso regista, Luca Guardabascio, l’autore del libro Michele Ferruccio Tuozzo e tanate personalità del mondo della cultura, della politica, come i sindaci dei comuni interessati, Massimo Cariello, Roberto Monaco e Nicola Parisi; l’onorevole Michele Ragosta, oltre che personaggi del mondo sportivo e dello spettacolo come il pilota Pasquale Gagliardi, il cantante Mino Remoli, gli attori Kevin Capece, Ludovica Ferraro, Tonino Valente, Claudio Madia e tanti ragazzi delle scuole. Il ricavato sarà destinato per gran parte alla realizzazione del film.
Molte anche le aziende che hanno preso parte all'evento della raccolta fondi. Sono: La Locanda dei Feudi, Pasta Da Re, Caseificio Di Guida e l’imprenditore Marco Bernabò. Il cantautore, made in italy, Francesco Baccini è uno dei testimonial della campagna di sensibilizzazione che ha preso avvio quest’anno tra i comuni di Campagna Eboli e Buccino, uniti per dar voce a tutte le donne vittime di abuso, alla violenza di genere e domestica e a chi purtroppo non ce l’ha fatta o non è stata ascoltata. L’immagine è da sempre il principale canale di comunicazione, perché da un lato riesce a raggiungere il maggior numero di persone e dall’altro è più immediato e d’impatto. Perciò, per questa campagna di sensibilizzazione, si realizzerà un film grazie al supporto di tutti coloro che credono in questa causa. Baccini, in segno di questo suo contributo, ha composto il brano per la colonna sonora del film, dal titolo “Senza far rumore” per la regia di Luca Guardabascio, tratto dal libro omonimo dell’autore Michele Ferruccio Tuozzo e ispirato, purtroppo, da una storia realmente accaduta, come tante, nei nostri territori. Lo stile poetico tipico di Baccini sfiora le corde dell’anima con una serie di immagini e simboli che ci portano a riflettere sui valori umani che molti hanno perso di vista.