Ultimi casting per il film su Vassallo

A Salerno la scelta di ruoli minori e comparse prima di avviare le riprese a giugno

SALERNO. Prende sempre più forma il film dedicato ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010. Il 7 maggio, dalle 9 alle 19 all’hotel Mediterranea a Salerno, si svolgeranno i casting per ruoli minori e comparse che prenderanno parte alla fiction. Le selezioni, che proseguiranno il 9 maggio a Napoli, sono affidate all’associazione “Cilento film festival”. Saranno Claudio Correale e Margi Villa del Priore a curare le due giornate di casting e l’organizzazione generale del film. Si tratta dell’ultimo step prima di poter iniziare a girare le scene, a giugno, tra Pollica e Napoli.

La fiction, che andrà in onda in prima serata su Rai Uno, si intitolerà “Il sindaco pescatore” e vedrà nel ruolo di Vassallo il noto attore Sergio Castellitto. A produrla saranno la casa di produzione Solaris e Rai Fiction, per la regia di Maurizio Zaccaro. La pellicola si ispirerà al libro “Il sindaco pescatore”, scritto da Dario Vassallo, fratello di Angelo, il quale il 31 luglio 2013 ha firmato il contratto per la vendita dei diritti alla Solaris Media. A Pollica lavorerà presto una troupe e vi rimarrà per otto settimane, per portare sullo schermo una sceneggiatura scritta da Carlo Lucarelli.

«L’intento della produzione – spiega Dario Vassallo – è quello di utilizzare attori e comparse della Campania. Lo scopo del film è combattere l’oblio ed essere anche un innesco per l’economia del territorio. Ci saranno – precisa - dalle cinquanta alle settanta persone della troupe che soggiorneranno un paio di mesi ad Acciaroli, Pollica e zone limitrofe e magari speriamo che la fiction possa seguire lo stesso successo del film “Benvenuti al sud” affinché la terra dove Angelo ha vissuto possa divenire attrazione per il turismo». Dopo cinque anni che gira l’Italia in lungo e in largo per far conoscere chi era Angelo Vassallo, il fratello parla del film come di un sogno che inizia a prendere forma. «Racconterà la gioia e la speranza per le nuove generazioni – sottolinea – la prova che in un territorio difficilissimo c’è la possibilità di fare anche bella politica e la storia e le gesta di mio fratello possono essere prese ancora d’esempio e replicate sul territorio nazionale. Ho impiegato 55 mesi per arrivare a coronare questo sogno. Dopo la sua messa in onda potrò anche fermarmi un po’». Al film si è giunti grazie alla costanza e alla tenacia di Dario, che presta attività di medico a Roma, e anche ad un po’ di fortuna perché tra i suoi pazienti vi è il produttore Guglielmo Ariè, titolare di Solaris.

©RIPRODUZIONE RISERVATA