Talenti e libertà Il progetto visionario dello “Studio 35”

Il direttore artistico Nicodemo: «No alle logiche di mercato» Oltre alla produzione, c’è una sezione dedicata agli eventi

di ALBERTO GENTILE

Un gruppo di produzione formato da creativi attenti alle evoluzioni del mondo della musica per intercettarne in anticipo le nuove tendenze. È difficile trovare una definizione univoca in grado di captare lo spirito che anima XXXV, progetto nato nel 2014 dalla voglia di sette visionari, ognuno con un solido background musicale, di creare qualcosa di diverso e nello stesso tempo strutturato in uno scenario, quello salernitano, arido di punti di riferimento per quel che riguarda la produzione di contenuti.

Divisi tra Salerno, dove si curano le fasi di produzione e comunicazione, e Cava de’ Tirreni, sede di Studio 35, i soci della label contribuiscono con le proprie energie, risorse e competenze professionali alla crescita di una realtà fluida, in continua tensione e sempre alla ricerca di nuove formule interpretative della società.

«Cerchiamo di trovare in tutto quello che facciamo un significato che vada oltre la musica, filo conduttore che lega le varie anime di XXXV. Partiamo da un’idea e strutturiamo su di essa un discorso editoriale innovativo – spiega Nicodemo, all’anagrafe Nicola Pellegrino, direttore artistico dell’etichetta nonché cantautore e produttore – Abbiamo instaurato un connubio artistico con Baba Sissoko, mescolando il suo afrobeat con il synth-pop del sottoscritto e le sfumature acide delle Lilies on Mars. Una doppia anima, meticcia e contaminata, per un progetto che fa da ponte tra Africa ed Europa, come lo è da sempre il Mediterraneo, attraversato in questo particolare periodo storico da importanti flussi migratori. Inoltre non ci curiamo delle logiche di mercato».

In tandem con Alex Giordano, idea-maker e studioso di media, Nicodemo è anche ideatore e direttore artistico di Studio XXXV Live, format crossmediale dedicato alla musica nell’infosfera. Altro concept innovativo che strizza l’occhio alle nuove tecnologie è Upcast, realizzato in partenariato con il Mei. «Un manicomio dove le stanze hanno le porte spalancate affinchè chiunque possa entrare ed uscire liberamente» per dirla con le parole di Nicodemo. «Tramite Whatsapp gli internautori possono suggerire brani o interagire con gli ospiti della puntata. Il nostro desiderio è quello di tener vivo lo spirito di condivisione e scambio tra coloro che sentono l’urgenza di vivere il presente?».

Focalizzando l’attenzione sul lato musicale, la produzione di XXXV può vantare sia artisti locali come lo stesso Nicodemo, con cui l’etichetta esordì pubblicando “Viola”, che musicisti già affermati a livello nazionale, come il milanese Giorgio Ciccarelli, ex Afterhours; quest’ultimo ha pubblicato con la label salernitana “Le cose cambiano”, il suo primo album da solista. Un disco che esalta il connubio tra musica e fumetto: ogni brano è stato infatti riprodotto all’interno del booklet come immagine, illustrazione o fumetto da un artista visivo. Gli altri lavori targati XXXV sono “Geküsst” dei Microlux, “Fine” di Garbo e Luca Urbani, “Moodbox” dei Moodrama. È stato di recente pubblicato, inoltre, il video del singolo “Dje Gnua Gna” che anticipa l’uscita di “DjeliBIT”, il progetto di Baba Sissoko e Nicodemo a cui hanno collaborato le Lilies on Mars, prevista per l’autunno. Infine, sarà fuori a breve il primo album dei Sixty Nine, rock band salernitana.

«La qualità è da noi intesa come possibilità di esprimere liberamente il nostro pensiero con persone con le quali condividiamo la stessa visione – puntualizza Johnny Paglioli, ingegnere del suono – Una cosa che contraddistingue il nostro operato è sicuramente la visceralità, senza la quale non riusciremmo a dare sfogo alla creatività». Non manca poi la sezione dedicata all’organizzazione di eventi, curata da Cristiano De Divitiis. Particolarmente interessante il concept alla base di Foodstock, organizzato con Rural Hub. Nel futuro prossimo la sfida di XXXV si gioca sul campo della crossmedialità: l’aspirazione è di configurarsi come un canale indipendente. «Le nostre iniziative presentano sempre un carattere interdisciplinare, espressione delle diverse professionalità che convergono nell’etichetta. I linguaggi di comunicazione si stanno evolvendo di pari passo con i codici musicali; il nostro obiettivo è intuirne la direzione – osserva Roberto Policastro, visual designer ed esperto di comunicazione – Non mi stupirebbe se un giorno XXXV diventasse una sorta di media; amiamo definirci un gruppo di produzione, differenziandoci in questo da un’etichetta discografica intesa in senso stretto. Inoltre, è un concetto che aiuta a comprendere meglio il senso delle nostre azioni».

Non a caso nel collettivo è presente un regista, direttore del canale Youtube: figura che risponde al nome di Luigi Marmo. Con Dario Renda, fotografo, cura tutta la produzione video di XXXV. «Siamo animati dal coraggio, quasi sfrontato, di osare, proponendo sempre qualcosa di nuovo a livello espressivo; questo vale sia per la produzione audio che per quella video». Il progetto è ancora in una fase di investimento, a detta dei soci; nel lungo periodo l’obiettivo è raggiungere la sostenibilità economica.

(3 - continua. Le precedenti puntate sono state pubblicate

il 7 e il 19 maggio)

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