L'INIZIATIVA

Storia Patria, la rivista segna una nuova svolta

Per il centenario dell’Associazione prevista una pubblicazione sulla città capoluogo

L’inizio di una nuova importante fase della Rassegna Storica Salernitana, ripresa da Italo Gallo trentacinque anni fa e che ora viene invece affidata a un nuovo giovane e innovativo editore. Dopo Carlone Editore subentra la casa editrice D’Amato che con un connubio rinnovato e un salto di qualità, da settembre si occuperà anche della distribuzione della rivista, sul territorio nazionale. La rivista è l’organo ufficiale della Società Salernitana Storia Patria, fondata nata nel 1920, anno che segna una pagina fondamentale per la cultura della città di Salerno. «L’anno prossimo inoltre, - ha spiegato l’editore Francesco D’Amato nel corso della presentazione che ieri sera ha portato numerosi associati presso la Sala del Consiglio provinciale a Palazzo Sant’Agostino - cadrà il Centenario della fondazione e sono previsti eventi straordinari come la pubblicazione di un’opera in tre volumi sulla storia di Salerno». Il volume 71 della Rassegna Storica Salernitana, primo di una nuova serie, è organizzato in modo equilibrato e accoglie interessanti contributi, che abbracciano momenti storici differenti, dal Medioevo fino ai giorni nostri.

L’opera è divisa in tre sezioni: la prima è dedicata ai saggi (Riorganizzazione ecclesiastica e consolidamento politico nella seconda metà del X secolo: un inedito mezzo denaro della zecca di Capua e la serie per l’istituzione delle prime metropolie longobarde nell’Italia meridionale di Raffaele Iula; Limes, viatores e peregrini a Montoro nel Medio Evo di Teresa Colamarco; Sassano e la sua storia attraverso l’analisi del catasto provvisorio - 1810 di Antonio Capano; San Nicola della Palma: un centro religioso salernitano dalle origini alla soppressione di Mario Loffredo); la seconda alle rassegne storiche e ai documenti (Un instrumentum publicationis salernitano del 1325 conservato nell’Archivio Segreto Vaticano di Angela Frascadore; Su due quadri di Vincenzo Abbati per la Certosa di Padula: notizie e confronti di Eufemia Anna Baratta; L’ing. Raffaele Petrilli, Carlo Afan de Rivera e la strada che attraversa Paestum: nuovi documenti dall’Archivio di Stato di Salerno di Fernando La Greca; Principi e corti nel Rinascimento meridionale: i Caetani e le altre signorie del Regno di Napoli di Gabriella Macchiarelli); la terza alle recensioni librarie sul territorio salernitano (A. Tesauro, I Vescovi di Cava tra pastorale ed esercizio del potere, Cava de’ Tirreni, Arcidiocesi di Amalfi – Cava de’ Tirreni, 2016 di Giuseppe Acocella; F. Ferrara, Montagne mediterranee. In cammino sull’Appennino Meridionale, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2018 di Vincenzo Aversano; S. Inserra, Per libri e per scritture: contributi alla storia del libro e delle biblioteche nell’Italia meridionale tra XVI e XVIII secolo, Milano, Ledizioni, 2018 di Anna Bilotta); F. Carrillo, Sepp, Roma, GOG, 2018 di Salvatore Cicenia; S. Bini, Libro Rosso dell’Università della Terra di Conturso, voll. I-II, Salerno, Arci Postiglione, 2018 di Antonio Capano.

«Il nostro passato, va salvaguardato e tutelato, - ha tenuto a sottolineare Francesco D'Amato - ed è quindi necessario l’attaccamento al concetto di patria e di sentimento, agli ideali di Italia unita che si traduce e si proietta nella nostra epoca, in un attivismo consolidato per eternizzare la storia che appartiene a tutti e i suoi preziosi contenuti». La Società Salernitana di Storia Patria che conta novanta soci ,e cinque membri direttivi, ha inaugurato inoltre, spinta dall’ondata di rinnovamento, la collaborazione con gli atenei campani, con altre associazioni del territorio salernitano e con alcuni istituti scolastici di Salerno. «La nostra rivista - ha dichiarato il presidente della Società Salernitana di Storia Patria Giuseppe Cacciatore - dovrebbe essere portata fuori dalle biblioteche e diffusa nelle scuole e negli atenei. Ogni alunno - ha aggiunto - dovrebbe possederne una, per essere in grado di conoscere in modo approfondito il nostro passato. Ci auguriamo - ha concluso il presidente che ci sarà una rinnovata collaborazione con gli enti locali e con tutta la società civile salernitana, per proseguire insieme nel nostro impegno».

Maria Romana Del Mese