il personaggio

«Sono fortunata, amo il mestiere che faccio»

Lorella Cuccarini, la "più amata dagli italiani", a Salerno per inaugurare il reparto di radioterapia pediatrica al "Ruggi", si racconta e racconta la sua carriera

SALERNO. È la più amata degli italiani. Ha conquistato il grande pubblico con i suoi passi di danza e con le note di “La notte vola”, evergreen della musica italiana. Ballerina, ma anche showgirl, conduttrice televisiva, cantante e attrice, Lorella Cuccarini è un’artista a tutto tondo come forse non ne nascono più. Alla soglia dei suoi 31 anni di carriera, la Cuccarini è anche socio-fondatore e testimonial dell’associazione Onlus Trenta ore per la vita che, oggi, inaugurerà il reparto di radioterapia pediatrica all’ospedale Ruggi di Salerno.

Una grande carriera alle spalle, ma da dove ha avuto tutto inizio?

«Tutto è cominciato con la danza, la mia prima grande passione. La mia carriera è nata grazie al fortunato incontro con Pippo Baudo, che per me è stato un vero e proprio maestro e grazie a lui ho partecipato al programma televisivo “Fantastico sei” che ebbe un grandissimo successo. Mi sento una donna fortunata perché ho fatto della mia passione il mio mestiere».

Attrice, showgirl, ballerina, conduttrice televisiva e radiofonica. Ma qual è il ruolo che sente più suo?

«In realtà non ne ho uno preferito, li amo tutti indistintamente. Ho sempre pensato, nel corso della mia carriera, di portare in scena la completezza. Credo, infatti, che la poliedricità sia fondamentale per chi lavora nello spettacolo. Sono cresciuta seguendo sempre il modello americano che ha creato artisti a 360 gradi capaci di destreggiarsi in diverse materie artistiche. Per tale motivo, sono dell’idea che chi vuol fare spettacolo, debba studiare tutte le diverse discipline».

Ha lavorato con artisti di grandissimo valore e bravura, ma a quale è più affezionata?

«Indubbiamente Pippo Baudo, che mi ha scoperta e mi ha cambiato la vita. È lui, infatti, se sono conosciuta dal grande pubblico, mi ha cresciuto e consigliato in tutte le mie scelte lavorative. Anche Marco Columbro che è stato per me il partner lavorativo e l’amico migliore che potessi avere».

Cosa pensa dei talent?

«I talent hanno preso il posto di quelle che erano, in passato, le manifestazioni di piazza, ovvero, tutte quelle occasioni in cui i giovani talenti, potevano emergere. Non demonizzo tali programmi, anzi alcuni credo siano fatti molto bene, ma non credo che aiutino i giovani emergenti poiché manca la figura del talent scout e per tale motivo non vengono seguiti nel tempo. Io ho avuto la fortuna di avere delle persone affianco che, non solo mi hanno dato l’opportunità di farmi conoscere, ma mi hanno anche protetto da scelte sbagliate».

Non solo una grande artista, ma anche una splendida mamma. È riuscita a trasmettere l’amore per lo spettacolo anche ai suoi figli?

«Assolutamente sì, uno dei miei ragazzi ha una forte passione per la composizione musicale, ma questo l’ha ereditato dal padre. Gli altri miei figli, invece, esprimono attitudini completamente diverse, ma la cosa non mi dispiace affatto. D’altronde, ognuno ha le proprie inclinazioni, il segreto è scovarle».

Oggi alle 12 parteciperà al taglio del nastro della radioterapia pediatrica al “Ruggi”.

«Un momento importante, soprattutto per il Sud Italia. Sono molto felice. Questo è il primo reparto esistente negli ospedali del Sud. È uno spazio preparato a misura di bambino ed è stato denominato “Isola dei tesori”. E’ un luogo magico, fantastico, le cui pareti raffigurano disegni di spiagge, arcobaleni, mare e di un galeone dei pirati».