MUSICA

“Settembre”, ecco l’universo di Marco De Simone

L’artista salernitano ha pubblicato il suo primo album

Il musicista, autore e interprete salernitano, Marco De Simone, è approdato ieri sulle piattaforme di streaming e sugli store di musica digitale con il suo primo album in carriera, dal titolo “Settembre” ed edito da iMD-Musikè. Un progetto di fatto molto importante per l’artista, che attraverso le tredici tracce che compongono la tracklist, riassume dieci anni di musica, dieci anni di note e collaborazioni ma soprattutto di grande passione per quell’amica, la chitarra, che lo accompagna fedelmente da anni ormai. Il disco arriva a un mese di distanza dalla pubblicazione del singolo di lancio, intitolato “Me faje scurdà”, un antipasto di quello che poi ieri è arrivato nelle cuffie e nelle casse dei fruitori di musica. L’idea originale, come lo stesso De Simone ha affermato, era quella di dare alle stampe un progetto interamente strumentale, fatto di brani eseguiti con la sua chitarra. «Mi piacerebbe dedicarlo alle persone che sanno rimanere e coltivare, al di là degli egoismi; a tutte le persone che sanno dare valore alle cose, invece di sottrarglielo. E io ne conosco diverse, per fortuna», ha affermato l’artista salernitano.

L’incontro con altri musicisti ha poi dato vita a “Settembre”, un album che rappresenta appieno la grande potenza della musica, capace di unire universi e anime artistiche differenti in una sola entità. Nello specifico a prendere parte all’opera prima del salernitano ci sono le voci di Cristina Mazzaccaro, Danilo Arrigo e Tommaso Fichele, oltre a un’interpretazione dell’attore Claudio Lardo. Non solo, perché a collaborare in questo progetto discografico, al basso e nelle ritmiche, c’è Michele Pastore, che ne ha firmato anche il missaggio e il mastering. Le collaborazioni hanno sicuramente una grande rilevanza in questo disco, ma la protagonista assoluta resta la chitarra di De Simone, che ben si sposa alla canzone d’autore, che d’altronde non s’affaccia per la prima volta nella carriera del salernitano: «Partirei dalla classica che inevitabilmente ha influenzato il mio modo di approcciarmi alla musica, grazie alla guida di un maestro d’eccellenza, con cui ho trascorso dieci anni della mia vita e al quale devo gran parte della mia sensibilità artistica. Poi ci sono i miti; i miei non sono andato a pescarli necessariamente oltreoceano, ma ho sempre amato un certo chitarrismo italiano che va da Franco Mussida a Dodi Battaglia, passando per Alex Britti. Sono sempre stato un po’ in controtendenza con la mia generazione: a 17 anni suonavo i Genesis con un gruppo di amici, poi ho iniziato ad ascoltare i cantautori, quindi l’incontro con il teatro e la composizione di musiche di scena. Da questo punto di vista, “Settembre” è anche un po’ la sintesi di tutto questo».

Salerno è una città che oltre ad aver dato i natali a Marco De Simone, ha influito tanto sulla sua musica, a partire dagli studi svolti al conservatorio “G. Martucci”, dove ha conseguito il diploma per poi comporre le musiche di scena per il teatro a partire dal 2016. Marco De Simone nella sua carriera è stato inoltre autore del musical “Una piuma è fatta per volare”, tratto da “La piuma” di Giorgio Faletti (produzione Campania Danza, 2018), oltre che autore della colonna sonora del musical “Willy e la fabbrica di cioccolato” (produzione Teatronovanta, 2019: Teatro Sistina di Roma, Teatro Team di Bari e altri), autore delle musiche di scena dello spettacolo “Noi, pupazzi”, selezionato al festival InScena! di New York (2020). Esperienze nazionali alternate ad altre di livello internazionali, che oggi confluiscono nel suo primo e atteso album.

Andrea Picariello