Sentiero dei limoni A picco sulla Costiera tra mare e monti

MAIORI. In pochi forse sanno che nel cuore della Costiera amalfitana c’è un luogo dove l’amore per la natura, la cultura, la storia e le tradizioni si fondono insieme: il Sentiero dei Limoni è un itinerario da prendere con il cuore e la mente, in modo quasi religioso. Se, per un attimo, decidessimo di allontanarci dalla spiaggia, scopriremmo un luogo dove il tempo scorre lento e gli odori e le pietre ci regalano suggestioni dal passato. Il percorso corrisponde all’antica strada che congiunge Maiori e Minori e che in passato è stata una delle vie più trafficate della Costiera amalfitana, soprattutto in funzione delle coltivazioni di limoni che nel borgo di Torre trova una delle aree di massima diffusione e qualità da molti secoli.

Per raggiungere l’inizio del Sentiero dei Limoni prendiamo la scala santa adiacente la chiesa di Santa Maria a Mare. Dalla cima si può ammirare il palazzo Mezzacapo che ospita il Municipio e l’ufficio turistico; entrambi gli edifici sono stati progettati nel 18mo secolo. Qui il percorso si spinge in via Vena, nel cuore di una delle zone più antiche di Maiori. Questo, da sempre, è stato considerato come il quartiere dei pescatori. Essi venivano chiamati “scabicari”, un termine dialettale che letteralmente vuol dire reti da traino; è, infatti, il nome delle grandi reti da pesca che vengono messe a mare con le barche e poi tirate indietro a mano. Da qui bisogna attraversare il borgo fino a giungere in una terrazza panoramica che si affaccia su Minori: è il belvedere della “mortella”, nome dialettale del mirto, diffuso in zona, da cui si apre la vista verso Ravello.

Poco distante si trova un bivio dove bisognerà fare una scelta, a sinistra si torna in paese, a destra si torna a salire per raggiungere lo splendido campanile dell’Annunziata, edificio del XII secolo, da cui potrete proseguire per altre strade e sentieri e godere di altri magnifici punti di vista.

©RIPRODUZIONE RISERVATA