IL FESTIVAL

Sanremo 2018, i testi delle canzoni in gara

Baglioni: "Piccola rivoluzione in una festa nazional-popolare"

SANREMO - «Una piccola rivoluzione». Così Claudio Baglioni ha definito il suo Festival di Sanremo, giunto in questo 2018 alla 68esima edizione. Lui, direttore artistico e presentatore, ha assicurato che questo Sanremo sarà «una festa popolar-nazionale» perché se «la canzone è arte povera che sa durare nel tempo» è indubbia anche la sua capacità di «plasmare la memoria collettiva».

E allora ecco i testi delle canzoni in gara in questa edizione, testi che Baglioni ha studiato con attenzione e che ha scelto perché le canzoni prettamente d’amore sono solo la metà, mentre gli altri testi spaziano dall’amicizia alla spiritualità, dal riscatto all’attualità.

 

Il testo Il mondo prima di te di Annalisa, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Il mondo prima di te

di A. Scarrone – D. Simonetta – A. Raina

Ed. Warner Chappell Music Italiana/Music Union/Eclectic Music Group/Universal Music Italia – Milano

 

Un giorno capiremo chi siamo

Senza dire niente

E sembrerà normale

Immaginare che il mondo

Scelga di girare

Attorno a un altro sole

È una casa senza le pareti

Da costruire nel tempo

Costruire dal niente

Come un fiore

Fino alle radici

È il mio regalo per te

Da dissetare e crescere

E siamo montagne a picco sul mare

Dal punto più alto impariamo a volare

Poi ritorniamo giù

Lungo discese pericolose

Senza difese

Ritorniamo giù

A illuminarci come l’estate

Che adesso brilla

Com’era il mondo prima di te

Un giorno capiremo chi siamo

Senza dire niente

Niente di speciale

E poi ci toglieremo i vestiti

Per poter volare più vicino al sole

In una casa senza le pareti

Da costruire nel tempo

Costruire dal niente

Siamo fiori

Siamo due radici

Che si dividono per ricominciare a crescere

E siamo montagne a picco sul mare

Dal punto più alto impariamo a volare

Poi ritorniamo giù

Lungo discese pericolose

Senza difese

Ritorniamo giù

A illuminarci come l’estate

Che adesso brilla

Com’era il mondo prima di te

Ora e per sempre ti chiedo di entrare all’ultima festa e nel mio primo amore

Poi ritorniamo giù

Lungo discese pericolose

Senza difese

Ritorniamo giù

A illuminarci come l’estate

Che adesso brilla

Com’era il mondo prima di te

Com’era il mondo prima di te

Com’era il mondo prima di te

 

Il testo di Fuori dal Tempo dei Decibel, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Lettera dal Duca

di E. Ruggeri – S. G. Capeccia – F. Muzio

Ed. Anyway Music/Joe & Joe – Milano – Acquaviva di Montepulciano (SI)

 

Passano come rondini

Possibilità e utopie

Volano senza redini

Come libere armonie.

E non conosco più leggi di gravità

Ostacoli e complessità

Raggiungo un’altra dimensione

Se chiudo gli occhi vedo l’infinito in me

Supero i miei limiti più di quanto immagini

Tu stai parlando a una persona che non c’è

Silenziosa anima che questo sole illumina

I see the towns – I see the mountains

Here in my heart – Fuori dal tempo

A new fronteer – Another game to play

Passano vecchie immagini

Indelebili su di noi

Restano frasi e musica

E quel battito sentirai

Io non capisco più certe meschinità

Le misere mediocrità

Io vivo un’altra dimensione

Se chiudi gli occhi vedi l’infinito in te

E superi i tuoi limiti più di quanto immagini

Ti accorgerai che un mondo spirituale c’è

Fuoco dentro all’anima che tutto intorno illumina

I see the towns – I see the mountains

Here in my heart – Fuori dal tempo

A new fronteer – Another game to play

I see the towns – I see the mountains

Se chiudo gli occhi vedo l’infinito in me

Supero i miei limiti più di quanto immagini

Down down, I see the wall falling…

 

Il testo di Adesso, della coppia Diodato e Roy Paci, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Adesso

di A. Diodato

Ed. Music Union/Carosello Ed. Mus. e Disc. C.E.M.E.D./Etnagigante – Milano – Roma

 

Dici che torneremo a guardare il cielo

Alzeremo la testa dai cellulari

Fino a che gli occhi riusciranno a guardare

Vedere quanto una luna ti può bastare

E dici che torneremo a parlare davvero

Senza bisogno di una tastiera

E passeggiare per ore per strada

Fino a nascondersi nella sera

E dici che accetteremo mai di invecchiare

Cambiare per forza la prospettiva

Senza inseguire una vita intera

L’ombra codarda di un’alternativa

E dici che troveremo prima o poi il coraggio

Di vivere tutto per davvero

Senza rincorrere un altro miraggio

Capire che adesso è tutto ciò che avremo

Capire che adesso è tutto ciò che avremo

Capire che adesso è tutto ciò che avremo

Dici che riusciremo a sentire ancora

Un’emozione prenderci in gola

Quando sei parte della storia

Fino a riuscire ad averne memoria

E dici che avremo prima o poi il coraggio

Di vivere tutto per davvero

Senza rincorrere un altro miraggio

Capire che adesso è tutto ciò che avremo

Capire che adesso è tutto ciò che avremo

Capire che adesso è tutto ciò che avremo

Capire che adesso è tutto ciò che avremo

E tu che nome dai

Al tuo coraggio

Al non volere mai ammetter che

Al non volere capire che

Adesso è tutto ciò che avremo

Adesso è tutto ciò che avremo

Capire che adesso è tutto ciò che avremo

Adesso è tutto ciò che avremo

Dici che torneremo a guardare il cielo

 

Il testo Arrivedorci di Elio e Le Storie Tese, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Arrivedorci

di S. Belisari – S. Conforti – D. L. Civaschi – N. R. Fasani

Ed. Hukapan – Milano

 

È una storia di ragazze demenziali

Che volevano cambiato l’universo

L’universo che opprimeva le ragazze demenziali

Poi quel giorno l’astronave dei marziani

Proveniente dagli spazi siderali

Con il tubo che ti aspira nel suo interno

E nessuno che ci crede

E quella sonda che sondava l’organismo

Ci ha trasformati in musicisti, ma maschi

Poi la carriera è andata molto bene per fortuna

Una storia unica, singolare e atipica

Completamente antieconomica, a propulsione elica

Una storia unica, una carriera artistica

Dolcemente stitica, ma elogiata dalla critica.

Ma ogni storia si esaurisce col finale

Un finale che ti lascia a bocca aperta

Dall’ampiezza della bocca si capisce se il finale era valido

Vi salutiamo e vi diciamo arrivedorci

Come nel film di Stanlio e Ollio, che ridere

Siamo al tramonto, siamo giunti ai titoli di coda

Di una storia unica, una bella musica

Una scelta artistica di origine domestica

E questa storia unica, ha una fine drastica

Leggermente comica.

Arrivedorci, arrivedorci, arrivedorci, arrivedorci

 

Il testo de Il coraggio di ogni giorno di Enzo Avitabile con Beppe Servillo, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Il coraggio di ogni giorno

di V. Avitabile – Pacifico – V. Avitabile

Ed. Black Tarantella/Impatto Edizioni Musicali/Edizioni Curci – Caserta – Bologna – Milano

 

Scrivo la mia vita

Tracce sulle pietre

Ed ho gli stessi occhi

di Scampia

Accetto il mio dolore

È il prezzo da pagare

Per stringerti le mani

Stringimi le mani

Io no

Io non mi sono mai

Sentito così vivo

Non domandarmi

Come mai

Così

Così lontano e

Vicino al mondo

Al suo coraggio

Il coraggio di ogni giorno

Questa è la mia storia

Anni come pietre

Che scorrono veloci

Nel mio sangue rapido

Terra scura e fertile

Stella mia stella sempre

Sposa e sorella coprimi

Di nuvole e trapunte di sogni

Io no

Io non mi sono mai

Sentito così vivo

Non domandarmi

Come mai

Così

Così lontano e

Vicino al mondo

Al suo coraggio

Il coraggio di ogni giorno

Lauda lu mare e tienete a terra

Luce fa juorno ‘e sera

Lauda lu mare e tienete a terra

Luce fa juorno ‘e sera

 

Il testo di Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 categoria BIG.

Non mi avete fatto niente

di E. Meta – F. Mobrici – A. Febo

Ed. Warner Chappell Music Italiana/Tetoyoshi Music Italia/La Fattoria del Moro Publishing – Milano – Nizza Monferrato (AT) – Roma

 

A Il Cairo non lo sanno che ore sono adesso

Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso

In Francia c’è un concerto

la gente si diverte

Qualcuno canta forte

Qualcuno grida a morte

A Londra piove sempre ma oggi non fa male

Il cielo non fa sconti neanche a un funerale

A Nizza il mare è rosso di fuochi e di vergogna

Di gente sull’asfalto e sangue nella fogna

E questo corpo enorme che noi chiamiamo Terra

Ferito nei suoi organi dall’Asia all’Inghilterra

Galassie di persone disperse nello spazio

Ma quello più importante è lo spazio di un abbraccio

Di madri senza figli, di figli senza padri

Di volti illuminati come muri senza quadri

Minuti di silenzio spezzati da una voce

Non mi avete fatto niente

Non mi avete fatto niente

Non mi avete tolto niente

Questa è la mia vita che va avanti

Oltre tutto, oltre la gente

Non mi avete fatto niente

Non avete avuto niente

Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre

C’è chi si fa la croce

E chi prega sui tappeti

Le chiese e le moschee

l’Imàm e tutti i preti

Ingressi separati della stessa casa

Miliardi di persone che sperano in qualcosa

Braccia senza mani

Facce senza nomi

Scambiamoci la pelle

In fondo siamo umani

Perché la nostra vita non è un punto di vista

E non esiste bomba pacifista

Non mi avete fatto niente

Non mi avete tolto niente

Questa è la mia vita che va avanti

Oltre tutto, oltre la gente

Non mi avete fatto niente

Non avete avuto niente

Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre

Le vostre inutili guerre

Cadranno i grattaceli

E le metropolitane

I muri di contrasto alzati per il pane

Ma contro ogni terrore che ostacola il cammino

Il mondo si rialza

Col sorriso di un bambino

Col sorriso di un bambino

Col sorriso di un bambino

Non mi avete fatto niente

Non avete avuto niente

Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre

Non mi avete fatto niente

Le vostre inutili guerre

Non mi avete tolto niente

Le vostre inutili guerre

Non mi avete fatto niente

Le vostre inutili guerre

Non avete avuto niente

Le vostre inutili guerre

Sono consapevole che tutto più non torna

La felicità volava

Come vola via una bolla

 

Il testo della canzone Eterno di Giovanni Caccamo, in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Eterno

di G. Caccamo – Cheope – G. Caccamo

Ed. Sugarmusic/Universal Music Italia – Milano

 

Sento che in questo momento

Qualcosa di strano, qualcosa di eterno

Mi tiene la mano

E tutte le pagine di questa vita

Le ho tra le dita

Prendimi la mano scappiamo via lontano

In un mondo senza nebbia, in un mondo senza rabbia

Chiusi dentro di noi, insieme io e te per sempre

Senza volere niente, a parte questo nostro naufragare e non cercare niente

Più niente a parte noi

E non capire niente, a parte che l’amore può salvare e non volere niente

Soltanto gli occhi tuoi, per sempre gli occhi tuoi.

Penso che questo momento rimanga nel tempo

Rimane da solo, rimane un regalo,

Rimane un tesoro che non potrò mai lasciare

Prendimi la mano scappiamo via lontano

In un mondo senza nebbia, in un mondo senza rabbia

Chiusi dentro di noi, insieme io e te per sempre

Senza volere niente, a parte questo nostro naufragare e non cercare niente

Più niente a parte noi

E non capire niente, a parte che l’amore può salvare, non volere niente

Soltanto gli occhi tuoi, per sempre gli occhi tuoi.

Siamo distanti dagli altri come stelle, siamo la stessa pelle,

Siamo senza un addio, siamo bellezza che si libera nell’aria,

Onde sulla sabbia nella stessa direzione, senza lasciarsi mai,

Senza lasciarsi mai, senza volere niente, senza cercare niente.

E non capire niente, a parte che l’amore può salvare, non volere niente

Soltanto gli occhi tuoi,

Per sempre gli occhi tuoi.

Sento che in questo momento

Qualcosa di strano, qualcosa di eterno

Mi tiene la mano

E tutte le pagine di questa vita

Le ho tra le dita.

 

Il testo di Così sbagliato de Le Vibrazioni, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Così sbagliato

di A. Bonomo – L. Chiaravalli – F. Sarcina – D. Simonetta

Ed. Music Union/Edizioni Curci/Eclectic Music Group/L’Equilibrista – Milano

 

L’alba che scopre il mio viso

Sono sveglio e mi vesto nel posto

Sbagliato

Così sbagliato

Scusa mi sono distratto

Ti ho lasciato da sola al momento

Sbagliato

Forse ho sbagliato

I taxi delle sei

Panchine vuote

E la mia barba dentro le vetrine

Ma tu che colpa hai

Se sono io

Sbagliato sbagliato sbagliato

Portami a casa

Salvami ancora

Da queste mani fredde e viola

Riportami a casa

Perché ho paura di me

Tienimi stretto al buio e dimmi

Che mi vuoi bene anche così

Mi vuoi bene anche così

I miei castelli di carta

I miei occhi da pugile al bordo

Sbagliato

Così sbagliato

E la mia abilità di farmi male

Quando mi sento figlio e sono un padre

E tu mi dici che

Non è così sbagliato sbagliato sbagliato

Portami a casa

Salvami ancora

da queste mani fredde e viola

Riportami a casa

Perché ho paura di me

Tienimi stretto al buio e dimmi

Che mi vuoi bene anche così

Mi vuoi bene anche così

Sbagliato sbagliato sbagliato

Nel mio vestito vuoto vicino a te

E tu mi raccogli comunque

In mezzo ai vetri e puoi farmi credere

Che sia perfetto anche così

Che mi ami anche così

Sbagliato

Portami a casa

E tu riportami a casa

Perché ho paura di me

Tienimi stretto al buio e dimmi

Che mi vuoi bene anche così

Mi vuoi bene anche così

Così sbagliato

Il testo di Una vita in vacanza de Lo Stato Sociale, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Lo Stato Sociale

Una vita in vacanza

di A. Cazzola - F. Draicchio - L. Guenzi - A. Guidetti -

E. Roberto - M. Romagnoli

Ed. Garrincha Edizioni Musicali/EMI Music Publishing Italia - Medicina (BO) - Milano

 

E fai il cameriere, l’assicuratore

Il campione del mondo, la baby pensione

Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale

Il poliziotto di quartiere, il rottamatore

Perché lo fai?

E fai il candidato poi l’esodato

Qualche volta fai il ladro o fai il derubato

E fai opposizione e fai il duro e puro

E fai il figlio d’arte, la blogger di moda

Perché lo fai?

Perché non te ne vai?

Una vita in vacanza

Una vecchia che balla

Niente nuovo che avanza

Ma tutta la banda che suona e che canta

Per un mondo diverso

Libertà e tempo perso

E nessuno che rompe i coglioni

Nessuno che dice se sbagli sei fuori

E fai l’estetista e fai il laureato

E fai il caso umano, il pubblico in studio

Fai il cuoco stellato e fai l’influencer

E fai il cantautore ma fai soldi col poker

Perché lo fai?

E fai l’analista di calciomercato

Il bioagricoltore, il toyboy, il santone

Il motivatore, il demotivato

La risorsa umana, il disoccupato

Perché lo fai?

Perché non te vai?

Vivere per lavorare

O lavorare per vivere

Fare soldi per non pensare

Parlare sempre e non ascoltare

Ridere per fare male

Fare pace per bombardare

Partire per poi ritornare

 

Il testo di Passame er sale di Luca Barbarossa, in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Passame er sale

di L. Barbarossa

Ed. Margutta 86 – Roma

 

Passame er sale er sale fa male

Passame er tempo er tempo non c’è

Passame armeno i momenti che ho vissuto co’ te

Passame er vino lo mischio cor sangue

Passame i sogni je metto le gambe

Passano stelle che inseguono er giorno

E nun sanno dov’è

Se semo amati feriti traditi e accarezzati

Se semo presi lasciati pentiti

E aritrovati

Pe’ ogni fijo amato e cresciuto n’avemo fatte de notti

Mo li vedi anna’ in giro ner monno coi nostri occhi

Ah si mi chiedi l’amore cos’è

Io non c’ho le parole che c’hanno i poeti

Nun è robba pe’ me

Ah si me chiedi l’amore che d’è

Io non c’ho le parole ma so che ner core nun c’ho artro che te

Guardace adesso, t’aspettavi de più?

Gniente è lo stesso ma più bella sei tu

Che manco a ‘na stella cadente avrei chiesto de più

Se semo persi inseguiti impauriti

E in lacrime riconquistati

Se semo offesi difesi colpiti

E pe’ tigna mai perdonati

N’avemo fatta de strada e de strada ancora ce n’è

Ogni fiato ogni passo che resta vojo fallo co’ te

Ah si mi chiedi l’amore cos’è

Io non c’ho le parole che c’hanno i poeti

Nun è robba pe’ me

Ah si me chiedi l’amore che d’è

Io non c’ho le parole ma so che ner core nun c’ho artro che te

Ah si mi chiedi l’amore cos’è

Io non c’ho le parole ma so che ner core nun c’ho artro che te

 

Il testo Rivedersi di Mario Biondi, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018, nella categoria BIG.

Rivederti

di M. Biondi – G. Furnari – D. Fisicaro

Ed. Beyond – Milano

 

Veri chiari e limpidi i ricordi che mi legano ad un passato vissuto ormai,

Resta forte impresso fra le pieghe del mio cuore ciò che era noi

Entra se vuoi ma non pensare a niente vieni

Resta se puoi ma non fingiamo sia per sempre

Ora semmai viviamo oggi nel presente vuoi?

Averti qui

Ha il sapore

Dell’eternità

Pensa come è strano qui a tenerci per la mano viene lento un sorriso e il sole

Filtra fra i capelli tuoi e brilla dentro un prisma che mi abbaglia e mi colora di ambra e gioia

Veri chiari e limpidi i ricordi che mi legano a quel passato vissuto mai,

resta fisso e immobile

Lo sguardo tuo che parla e sogna ora di noi

Intanto fuori piove

Entra se vuoi ma non pensare a niente credi

Resta se puoi ma non fingiamo sia per sempre

Ora semmai viviamo oggi nel presente vuoi?

Entra se vuoi ma non pensare a niente vola ah…

Entra se vuoi ma non portare via niente… di noi

 

Il testo La leggenda di Cristalda e Pizzomunno di Max Gazzè, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018, nella categoria BIG.

La leggenda di Cristalda e Pizzomunno

di F. Gazzè – F. De Benedittis – M. Gazzè

Ed. Linea Due/Universal Music Italia/Sotto Casa – Milano – Roma

 

Tu che ora

Non temi,

Ignorane

Il canto…

Quel coro ammaliante

Che irrompe alla mente

E per quanto

Mulini

Le braccia oramai

Non potrai

Far più niente.

Ma se ti rilassi

E abbandoni

Il tuo viso

A un lunghissimo

Sonno,

O mio Pizzomunno,

Tu guarda

Quell’onda

Beffarda

Che affonda

Il tuo amore indifeso.

Io ti resterò

Per la vita fedele

E se fossero

Pochi, anche altri cent’anni!

Così addolcirai gli inganni

Delle tue sirene…

Cristalda era bella

E lui da lontano

Poteva vederla

Ancora così

Con la mano

Protesa

E forse una lacrima scesa

Nel vento.

Fu solo un momento,

Poi lui sparì

Al largo

E lei in casa cantando…

Neppure il sospetto

Che intanto

Da sotto

La loro vendetta

Ed il loro lamento!

Perché poveretta

Già avevano in cuore

I muscoli tesi

Del bel pescatore,

E all’ennesimo

Suo rifiuto

Un giorno fu punito!

Ma io ti aspetterò…

Io ti aspetterò,

Fosse anche per cent’anni aspetterò…

Fosse anche per cent’anni!

E allora dal mare

Salirono insieme

Alle spiagge

Di Vieste

Malvage

Sirene…

Qualcuno le ha viste

Portare

Nel fondo

Cristalda in catene.

E quando

Le urla

Raggiunsero il cielo,

Lui impazzì davvero

Provando

A salvarla,

Perché più non c’era…

E quell’ira

Accecante

Lo fermò per sempre.

E così la gente

Lo ammira

Da allora,

Gigante

Di bianco calcare

Che aspetta tuttora

Il suo amore

Rapito

E mai più tornato!

Ma io ti aspetterò…

Fosse anche per cent’anni aspetterò…

Fosse anche per cent’anni aspetterò…

Fosse anche per cent’anni!

Io ti aspetterò

Fosse anche per cent’anni!

Si dice che adesso,

E non sia leggenda,

In un’alba

D’agosto

La bella Cristalda

Risalga

Dall’onda

A vivere ancora

Una storia

Stupenda.

 

Il testo di Senza appartenere di Nina Zilli, in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Senza appartenere

di A. Iammarino – G. Angi – N. Zilli – A. Iammarino – G. Angi

Ed. Warner Chappell Musica Italiana/Pandar Italia/Nina Zilli – Milano – Latina – Caorso (PC)

 

Donna siete tutti e tu non l’hai capito

Donna non di tutti non è mai cambiato

Calda come il sole di domenica d’estate

Però non è domenica e qui fa un freddo cane

Donna ha perso tempo a lucidare la sua rabbia

Del tempo che è cambiato e ancora non la cambia

Donna sa volare mentre il cielo cade

Ma io che cosa cercavo io

E cosa ho trovato

Schegge di felicità

Cerco una colpa per restare qui

A vivere i ricordi, io

Volevo salvarmi, io

E poi perdonarmi

Della vita che ho spaccato

Dell’amore che ho buttato via

Ma senza appartenere

Donna siete tutti e tu non l’hai capito

Donna che ha paura donna che ha trovato

Il vento sulla faccia il mare in una goccia

E sconfinati labirinti e un filo per uscire

Donna non si piace invece guarda quanto è bella

Donna che si cambia mille volte e resta quella

Donna sa volare mentre il cielo cade

Donna sa volare mentre il cielo cade

Ma io che cosa cercavo io

E cosa ho trovato

Io non sono come te

C’è troppa vita per restare qui

Ad aspettare cosa?

Io volevo salvarmi io

E poi perdonarmi

Delle volte che ho svelato quella parte debole di me

Ma senza appartenere

Quando la vita è più semplice non mi diverte ci gioco

Io non li chiamo più lividi sono colori e ci gioco

Io ci gioco, io ci gioco

Togliti la maschera

C’è troppa verità per stare qui

Senza appartenere

Donna siete tutti e tu non l’hai capito

E non è mai cambiato

 

Il testo di Non smettere mai di cercarmi, canzone che Noemi porta al Festival di Sanremo 2018, nella sezione BIG.

Non smettere mai di cercarmi

di V. Scopelliti – M. Pelan – D. Calvetti – F. De Martino – M. Pelan

Ed. Music Union/Warner Chappell Musica Italiana/Red Sap Music/Baraonda Edizioni Musicali – Milano – Roma – Bergamo

 

Penso sempre a quello che è stato

Tutto perfetto niente di sbagliato

I nostri sogni, i viaggi in treno

Con la paura che non sia vero

Tu che dici «ciao» ed io che quasi tremo

I tuoi difetti ti fanno sincero

La tua allegria a peso d’oro

Le lunghe attese negli aeroporti

Pochi giorni ma solo nostri

Atterraggi di fortuna

Con il peso di una piuma

Come una goccia scavi piano e piano piano

Tu vai già via… via

Non smettere mai di cercarmi

Dentro ogni cosa che vivi e

Per quando verrò a trovarti

In tutto quello che scrivi

Ci pensi mai a quello che è stato

Quando dici che era tutto sbagliato

La luce taglia il primo bacio

E la promessa che mi hai regalato

Tu che parli piano

Ed io qui senza fiato

Le nostre strade così diverse

L’una nell’altra si sono perse

La schiena nuda contro una chiesa

A profanare una lunga attesa

La distanza è una scusa

Ma lentamente ci consuma

Mentre fuori il sole sorge piano… e piano piano

Tu vai già via… via

Non smettere mai di cercarmi

Dentro ogni cosa che vivi e

Per quando verrò a trovarti

In tutto quello che scrivi

E più sarai lontana e più sarai con me

Tu intanto fai bei sogni… che sono nostri i sogni…

Non smettere mai di cercarmi

Dentro ogni cosa che vivi e

Per quando verrò a trovarti

In tutto quello che scrivi

Non smettere mai di cercarmi

Dentro ogni cosa che vivi e

Ti basta soltanto un pensiero

Per cancellare i confini

 

Il testo di Imparare ad amarsi di Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 categoria BIG.

Imparare ad amarsi

di Bungaro – C. Chiodo – Pacifico – Bungaro – C. Chiodo – A. Fresa

Ed. Music Union/Edizioni Curci/Nuove Arti/Onda Edizioni Musicali – Milano

 

Giorno per giorno

Senza sapere

Cosa mi aspetta

Non è in mio potere

Gioia e tristezza

Sempre davanti

Stanze vicine

Comunicanti

E in fondo sentire che niente finisce mai

È un tempo infinito il presente

Non passerà

Bisogna imparare ad amarsi in questa vita

Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita

E vivere ogni istante fino all’ultima emozione

Così saremo vivi

Gabbia di ossa

Libero cuore

Hai preso dolcezza

Da ogni dolore

Conservo l’infanzia

La pratico ancora

La seduzione mi affascina sempre

E in fondo sentire che esisti felicità

Abbracciami ancora una volta

Mi basterà

Bisogna imparare ad amarsi in questa vita

Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita

E vivere ogni istante fino all’ultima emozione

Così saremo vivi

Bisogna imparare ad amarsi bisogna imparare a lasciarsi

Bisogna imparare ad amarsi

A perdonarsi

Giorno per giorno

Senza sapere

Cosa mi aspetta

Ma voglio vedere

 

Il testo di Ognuno ha il suo racconto di Red Canzian, canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria BIG.

Ognuno ha il suo racconto

di M. Porru – R. Canzian – M. Porru

Ed. BMG Rights Management (Italy)/Blu Notte Edizioni Musicali – Milano

 

Ne ho dipinta di primavera

Ne ho incontrata di gente cara

Sono contento di me

Ne ho percorsi di chilometri

Ne ho scampati di pericoli

Sopravvissuto son qui

Ne ho fatte di soste a pensare

Confuso fra gli altri a osservare

Testimone del tempo

Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra

Ognuno ha il suo racconto

Perché ogni uomo ha un suo preciso istinto

Un suo esclusivo canto

C’è chi parla e ogni volta mente

C’è chi guarda e non vede niente

Strana persona la gente

Ne han dette di balle gli specchi

Ne han visti di imbrogli i miei occhi

Bruciati dal vento

Dal fango e dai campi di rose

Imparo da tutte le cose

Testimone del tempo

Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra

Ognuno ha il suo racconto

Perché ogni uomo ha un suo preciso istinto

Un suo esclusivo canto

Ho sbagliato ho pregato e ho pianto

Poi ci ho preso ho capito e ho vinto

Miracolato d’amore

E sono diventato così

E sono diventato per te

Testimone del tempo

Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra

Ognuno ha il suo racconto

Perché ogni uomo ha un suo preciso istinto

Un suo esclusivo canto

 

Il testo della canzone Custodire di Renzo Rubino, in gara al Festival di Sanremo 2018.

Custodire

di R. Rubino

Ed. iCompany/Sony/ATV Music Publishing (Italy) – Roma – Milano

 

Tu ridotta una bambina

Io tradotto in un bastardo

Noi non siamo mai stanchi nell’odiarci

Come abbiamo fatto ad essere qui

Pronti ad azzuffarci

Se prima era una corsa per amarci

Puoi custodire l’affetto nell’insolenza

Non fare così

Abbracciami dai

Arrabbiati poi

Tu vestita d’innocenza

Io carisma usato male

Non poteva che sbocciare un cardo viola

Come abbiamo fatto a esistere

Senza mai resistere

Troppo giovani per invecchiare insieme

Puoi custodire l’affetto nell’insolenza

Non fare così

Abbracciami dai

Arrabbiati poi

Per una volta parlatevi

E fatelo pianissimo

Per una volta slegatevi

Lasciando qualcosa di buono un imprevisto

Gettando tutto il resto

Puoi custodire l’affetto nell’insolenza

Non fare così

Abbracciami dai

Arrabbiati poi

Può sopravvivere affetto in questa stanza

O lontano da noi

Proviamoci dai

Come non abbiamo fatto mai

 

Il testo di Il segreto del tempo, la canzone che Roby Facchinetti e Riccardo Fogli presentano in gara al Festival di Sanremo 2018, nella categoria BIG.

Il segreto del tempo

di Pacifico – R. Facchinetti

Ed. Edizioni Curci/Babilonia – Milano – Bergamo

 

Ci sono giorni in cui muori dentro, e non lo sai

Perché volevi cambiare il mondo che non cambia mai

La tua vita che non ti vuole, che sembra scegliere senza te

Tu che sorridi e ci provi ancora, ma non sei lì

Ci sono giorni in cui guardi indietro, e chiedi di te

A un vecchio amico a chi hai amato, e adesso non c’è

E ti agiti e ti commuovi, se ti parlano ancora di lei

Perché è possibile allontanarsi senza lasciarsi mai

Senti il peso di ogni errore, vorresti arrenderti e andare via

Chiudere gli occhi un momento solo, e così sia

Io ti ho visto impazzire d’amore

Ubriacarti di felicità

Caro amico hai perso il cuore, lui ti ritroverà

Il segreto del tempo è che tutto perdona

A chi tutto alla vita si dà

Ho visto amici andare in pezzi, è successo anche a me

Buttare al vento certezze e abbracci e una parte di sé

Perché a volte non puoi cambiare, senza distruggere quello che hai

E chiedi al cielo il tuo tempo indietro, ma non lo avrai

E sei fragile e vuoi scappare, dalla vertigine dell’età

Per non sentire che sei da solo davanti a te

Io ti ho visto impazzire d’amore

Ubriacarti di felicità

Caro amico chiedi al cuore, lui ti ricorderà

Il segreto del tempo è che tutto perdona

A chi tutto alla vita si dà

Il segreto del tempo

È che il tempo perdona

Chi tutto alla vita si dà