L'INTERVISTA

Sanremo 2018, Favino: "Gli pseudointellettuali lo guardano ma non lo dicono"

Condurrà il Festival insieme a Claudio Baglioni e Michelle Hunziker

SANREMO - Il Festival di Sanremo "è lo specchio del Paese...e anche un rito familiare. Io per esempio conoscevo molto più i nomi dei cantanti che quelli dei calciatori, è un'istituzione popolare, e non è una parolaccia. E' anche il 'si guarda ma non si dice' degli pseudointellettuali...Io sono pop, non sono Umberto Eco e si vede. Non sono un uomo particolarmente colto. Sono quello che alle cene faceva ridere...Per me non c'è nessun contrasto tra il teatro, il cinema e Sanremo". Così Pierfrancesco Favino racconta in esclusiva a Vanity Fair la sua imminente avventura alla conduzione del 68esimo Festival, al fianco di Michelle Hunziker e con direttore artistico Claudio Baglioni.

Che non aveva mai conosciuto di persona: "Di Baglioni conosco le canzoni, per averle cantate sotto le docce di tutta una vita, Michelle l'avevo vista in tv. Volevo provare a fare qualcosa di diverso, che non so ancora se so fare, spero di sì. Ho accettato la proposta di Baglioni perché mi ha detto 'Nemmeno io l'ho mai fatto, proviamo'...".