IL FESTIVAL

Sanremo 2018 canzoni in gara, Baglioni: "Scritte bene, sincere e molto ispirate"

Oggi l'anteprima degli ascolti dei 20 brani riservata alla stampa

SANREMO - Se le canzoni del prossimo Festival di Sanremo, in onda su Rai1 dal 6 al 10 febbraio, piaceranno o no al pubblico o se avranno lunga vita, si vedrà. Ma quello che è certo per il direttore artistico Claudio Baglioni è che saranno presentate delle "buone canzoni, scritte bene, sincere, alcune molto ispirate. Dei doni, delle sorprese preziosissime".

Baglioni lo ha rivendicato, rispondendo ai giornalisti in occasione dell'anteprima degli ascolti dei 20 brani in gara riservata alla stampa, nella sede Rai di Milano. "La linea guida nella scelta delle 20 canzoni - spiega - è stata quella di cercare artisti che avessero una riconoscibile carriera da interprete. Tra le 150 proposte arrivate c'erano musicisti, autori, ma abbiamo privilegiato la linea di considerare di più coloro che avessero un identikit di interprete". Detto questo "ci sarebbero state ancora una ventina di canzoni da portare" sul palco dell'Ariston, ammette Baglioni.

"Questo festival sarebbe dovuto durare una settimana in più... - scherza - L'ho anche proposto, 'facciamo un festival di 2 settimane' ma non hanno accettato". Fortunatamente per lui che al momento sta facendo i conti con l'influenza.

"Noi ce l'abbiamo messa tutta, con onestà e impegno - dice il direttore artistico - per cercare di capire cosa è buono e cosa no". Poi si sa, che le scelte fatte non potranno mai soddisfare tutti. E ci si può anche sbagliare. Un esempio su tutti che lo riguarda. Ricorda di quando ebbe il suo primo contratto discografico con la Rca e il direttore artistico di quella etichetta Ettore Zeppegno "scrisse di suo pugno 'tanto questo non farà mai niente'. Ecco, siamo tutti fallibili - sottolinea - ma spero che con l'uva che ci hanno portato faremo il vino migliore".

Se nel futuro pensa di bissare l'esperienza di direttore del Festival, Baglioni fa capire che per adesso proprio non ci pensa, è un lavoro 'arduo' anche se nel suo vocabolario emergono tanti "avrei voluto" che chissà non si tradurranno in una seconda occasione: "avrei voluto avere più tempo per portare protagonisti del mondo del rap", "avrei voluto tempo per spiegare che può diventare di nuovo il vero festival della musica" ma "importante come quello del cinema".