Salerno sbarca in Terra Santa

Il pannello ceramico di Naponiello è stato collocato in una cappella di Gerico

di PAOLO ROMANO

La Terra Santa da sempre riceve opere d’arte da tutte le nazioni del mondo. Ora, in una delle città sacre nel libro della Bibbia, l’antichissima Gerico, c’è un’opera realizzata dall’artista salernitana Diana Naponiello. Superando non pochi problemi – burocrazia, permessi internazionali, vincoli di sicurezza legati ai serrati controlli israeliani – Diana è riuscita a portare a termine il suo progetto di arte e solidarietà, collocando il suo manufatto ceramico in una cappella cristiana situata a pochi metri dalle sponde del fiume Giordano. Come anticipato dal nostro quotidiano, nei giorni scorsi Naponiello è partita per Israele portando con sé un mosaico ceramico, con smalti speciali, che riporta la scritta in latino: “Jesus Salvator est: audite Eum” “Gesù è il salvatore: ascoltatelo”. Un lavoro artistico che fa incontrare il testo biblico con il tessuto sociale di una terrà martoriata. La realizzazione è frutto di una esperienza di volontariato fatta tra le popolazioni locali. «Il progetto artistico no-profit “Arte per la Terra Santa” – spiega Diana Naponiello – nasce dopo un periodo di volontariato effettuato presso il Mosaic Center di Jericho, per conto dell’Associazione Pro Terra Santa».

Diana ha dato il suo contributo, in termini artistici, in uno dei luoghi simbolo della lotta alla violenza e all’odio attraverso l’integrazione culturale. Il Mosaic Center di Gerico, infatti, ha lo scopo di tutelare e promuovere il patrimonio culturale palestinese nella striscia dei territori occupati. È stato ideato e voluto dal francescano padre Michele Piccirillo, noto biblista e archeologo dei luoghi sacri. L’arte del mosaico occupa un posto significativo nella storia culturale palestinese. «Il Centro – prosegue l’artista, che ha lavorato in loco – fa rivivere questa tradizione attraverso il lavoro di conservazione e attraverso la produzione di mosaici di nuova realizzazione».

In collaborazione con la Custodia di Terra Santa il centro si occupa del restauro di numerosi mosaici e dei santuari. Tra questi il progetto di cantiere scuola del santuario del Getsemani a Gerusalemme. «Sono stata ospite della piccola comunità francescana di Gerico – prosegue Naponiello – e ho avuto modo di visitare alcuni luoghi santi, cari alla nostra cristianità, in particolare la cappellina cristiana posta lungo la riva del fiume Giordano».

Proprio quest’ultima è stata arricchita con l’opera d’arte made in Salerno. Ma non sono mancati i problemi: «Permessi che si erano smarriti – spiega l’artista – e difficoltà di ogni genere che hanno messo a rischio la posa in opera del manufatto. Lo stesso è stato trattenuto durante il viaggio e prima che giungesse a destinazione ho temuto fortemente per la sua integrità». Il mosaico ceramico riproduce un flutto d’acqua, chiaro riferimento al celebre corso fluviale delle sacre scritture. La chiesetta si trova a pochi passi dal fiume dove Gesù si fece battezzare e dove ancora oggi in tanti cristiani si immergono per purificarsi simbolicamente dai peccati. «È nato spontaneo – prosegue l’artista – il desiderio di abbellire la cappella con un pannello in ceramica smaltata, che è stato realizzato da me in collaborazione con i ceramisti Mimmo De Stefano e Amelia Marino. Il progetto si avvale del patrocinio dell’Istituto Santa Caterina -Amendola di Salerno, l’Istituto Confalonieri di Campagna e il Gruppo Archeologico Ebolitano». I loghi degli istituti scolastici e degli enti che hanno partecipato sono visibili sulle magliette indossate durante la realizzazione del progetto.

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