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S’inaugura Luci in Avalon, a Lucia Annunziata il premio Nolava

Questa sera (ore 18,30) a Palazzo Fruscione si inaugura la quarta edizione di Luci in Avalon, Expo d’Arte Contemporanea a cura di Dina Scalera, presidente dell’associazione Avalon Arte. Nel corso del...

Questa sera (ore 18,30) a Palazzo Fruscione si inaugura la quarta edizione di Luci in Avalon, Expo d’Arte Contemporanea a cura di Dina Scalera, presidente dell’associazione Avalon Arte. Nel corso del vernissage verrà premiata la giornalista e scrittrice Lucia Annunziata (direttore di Huffington Post, ex presidente Rai) per i risultati raccolti nel corso della sua onorata carriera. Le sarà conferito il premio “Nolava”, un trofeo in terracotta-ceramica, simbolo dell’associazione, ideato e realizzato dallo scultore Biagio Landi.

Signora Annunziata, che effetto le fa tornare a Salerno?

Io non ho mai davvero lasciato questa città, ci torno spesso. Qui ho i miei genitori, ho un rapporto forte con la mia famiglia. Salerno si distingue per una sua forma di ordine ed efficienza: è bella, ordinata e fuori canoni del Sud. Il rilancio di De Luca anche attraverso quest’idea delle luci l’ho trovato positivo, aveva una visione per questa città, al di là del dissenso: come ce l’ha De Magistris, oggi, per Napoli.

Sua figlia studia negli Stati Uniti, seguirà le sue orme? Crede farà la giornalista?

Io non sono di quelle madri che proiettano sui figli quello che crede sia meglio per loro, so che non lavorerà in Italia e ciò mi rasserena perché è nel mondo più di me, non sarà costretta a stare qui. Noi il nostro percorso ce lo siamo fatti più a fatica, ho iniziato a viaggiare da grande e il tragitto tra Salerno e il resto del mondo per me è stato complicato, arrivare a Roma rappresentava già un passaggio epocale. A differenza del ministro Poletti, credo che chi va nel mondo sia una forza per il nostro paese. Ammiro la generazione dai trenta in giù: vivono proiettati nel mondo globale e chi va fuori oggi non sono più solo i figli di papà ma anche persone che si accontentano di lavorare sodo, come camerieri e pizzaioli. Tutti hanno in comune l’amore per l’Italia ma non si lamentano.Queste nuove generazioni vanno via con l’idea di fare qualcosa. Sono spontaneamente legati a una cultura più grande: il loro credo è partire, andare e farsi da soli. A volte tornano e cambiano davvero le cose.

In soli quattro anni, l’Huffington ha raggiunto grandi risultati. Com’è riuscita a imporsi nella Babele del web?

Finalmente siamo in pareggio. Ci ha aiutati molto essere un brand internazionale e il rapporto col gruppo Espresso anche se la Repubblica ci dà il 10% del traffico, il 70% proviene dal mobile e il restante 20% dai motori di ricerca. Il successo non è collegato a me ma ad una tecnologia avanzata e alla redazione giornalistica, fatta di giovani: creare ponti tra il giornalismo vecchio e quello nuovo è vera la sfida di oggi.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 21, festivi inclusi. Ingresso libero.

Alessandra De Vita

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