Riqualifichiamo gli spazi urbani

A Baronissi un dinamico laboratorio estetico

Baronissi si trasforma in laboratorio d’arte per affrontare il tema della riqualificazione della città nelle sue molteplici sfaccettature, attraverso casi studio ed esperienze concrete. Ogni giovedì del mese di novembre, infatti, nell’aula consiliare del Comune vengono proposti progetti di riqualificazione urbana del nostro territorio, all’interno dei quali l’arte svolge un ruolo determinante in quanto educa alla ricerca della bellezza e stimola il progresso. Il laboratorio è aperto a tutti ed ha lo scopo di insegnare ai partecipanti a leggere criticamente il territorio ed a proporre nuovi spunti per progettare itinerari turistici all’interno della propria città. Nel corso dell’incontro di ieri sono state presentate diverse esperienze di rigenerazione urbana nella città di Salerno. L’architetto Valentina Cirilllo ha presentato l’evento ISArt, nato da una sua idea, patrocinato dal Comune di Salerno e realizzato, nei giorni scorsi, attraverso una collaborazione con gli ex-compagni di scuola ed alcuni professori dell’Istituo “Menna” di Salerno. L’evento si è imperniato sulla riqualificazione del Parco Pinocchio, all’interno del quale architetti, artisti ed appassionati d’arte hanno dato libero sfogo alla propria creatività realizzando oggetti di arredo urbano, quali le pedane in Epal trasformate in sedute intorno agli alberi, installazioni artistiche raffiguranti conchiglie, stelle marine e pesci realizzati in svariati materiali, ed ancora murales sulle pareti del parco, alcuni rappresentanti scene della favola di Pinocchio ed uno in particolare dedicato alla figura di Zaha Hadid che ha lasciato un segno forte nella città di Salerno. Il dibattito sulla riqualificazione della città è proseguito con l’esperienza del porticciolo di Pastena, che vede affiancati il Comitato “Giù le mani dal porticciolo di Pastena” e l’associazione Italia Nostra, unitamente impegnati nella tutela e salvaguardia del sito. Nel corso dell’incontro è stata approfondita questa esperienza di riqualificazione fortemente voluta dagli abitanti del luogo e dalle associazioni operanti sul territorio, che insieme hanno autonomamente finanziato e portato avanti numerose iniziative per arginare lo stato di degrado in cui versava il sito: dalla pulizia e manutenzione delle spiaggia, delle aiuole e della piazzetta principale alla ristrutturazione delle mura.

Ma è soprattutto l’arte che ha giocato un ruolo fondamentale in questo processo di riqualificazione attraverso importanti iniziative organizzate al porticciolo, quali la Festa della ceramica mediterranea, in occasione della quale sono stati realizzati ed installati manufatti ceramici che hanno valorizzato l’area, trasformandola in un vero e proprio museo a cielo aperto. Inoltre sono stati realizzati dipinti murali, come la famosa sirena che è diventata l’icona del porticciolo. In aggiunta agli eventi più strettamente artistici il sito è stato teatro di incontri, attività sportive e di svago, anche per i più piccoli, concerti, readings di poesia, allo scopo di restituire il porto alla città. «La riqualificazione di un sito – spiega Chiara Brancaccio, consigliere di Italia Nostra delegato per l’ambiente, presente all’incontro a Baronissi – significa non solo riqualificare l’ambiente, perché ciò incide sul miglioramento della qualità della vita di chi ne fruisce, ma anche utilizzare l’arte come forma di comunicazione per arrivare alla gente e farla sentire partecipe del cambiamento di un luogo». Infine Filippo Trotta, presidente della Fondazione Alfonso Gatto, ha mostrato le immagini dell’emozionante progetto “Muri d’autore” che ha trasformato le mura del centro storico di Salerno nel taccuino dei poeti, realizzando un vero e proprio percorso di street art, che ha visto coinvolti, a titolo assolutamente gratuito, tanti writers ed artisti. Lo studio di questi progetti all’interno del laboratorio di Baronissi confluirà, al termine degli incontri, nella realizzazione di una guida multimediale che raccoglierà le principali esperienze analizzate durante il percorso. Lo scopo è quello di insegnare ad osservare con nuovi occhi nuovi le nostre città ed a prendere coscienza che una rigenerazione urbana parte dalla partecipazione attiva della comunità che la vive.

Larisa Alemagna

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